Luna Rossa in Coppa America: ecco il linguaggio in codice del Bertelli
Mentre le forze dell’ordine (quelle vere) allestivano posti di blocco a caccia dei criminali, proliferavano fake news su avvistamenti di Audi bianche ovunque: chiunque ne possieda una è andato in paranoia. Addirittura è stato postato uno scatto accompagnato dalla scritta “l’han presi!” con una vettura Audi bloccata dai carabinieri giorni prima vicino a Brescia. Il massimo si è raggiunto con la diffusione di un identikit fasullo con la foto di un ignaro maestro di judo.
Ormai l’isteria causata dalla banda di malviventi era tale da poter supporre che, come prestigioso aiuto alle forze dell’ordine locali, sarebbe arrivata da Colonia la Squadra Speciale Cobra 11 – aretinizzata in Squadra Speciale Vipera o Biscia da lago -. Rivisitata per i bambini la sigla del cartone animato “Heidi“, che da qualche giorno si canta così: “Audi! Audi! Ti si affianca sui ponti/Audi! Audi! Con le palette ti fanno ciao!“. Per fortuna le rapine si sono interrotte e la tensione è calata. Il simbolo della Audi sono quattro anelli incatenati. Speriamo che presto vengano incatenati i delinquenti…
In questa settimana i cieli aretini sono stati solcati da misteriosi voli di elicotteri, pure a bassa quota. Circolava la voce che fossero legati alle indagini sull’Audi bianca, ma pare che si sia trattato di un controllo dell’Enel sulla dispersione delle linee elettriche. Il volo è servito anche a raccogliere per Google Maps e Google Heart dati interessanti sul nostro territorio. Infatti si è accertato che il piccione che staziona sulla testa di Guido Monaco è un maschio; che dalla torre di Palazzo Cavallo più che di energia elettrica c’è una dispersione di gas; che, nonostante il detto sia “va a cacare al Prato!“, lì a cacare la gente ci manda i cani; che ad Arezzo i cinghiali difficilmente danno la precedenza e che al Pionta esiste un centro per le autovaccinazioni (rilevazione che purtroppo ha drammaticamente toppato).
Cronaca giudiziaria: gli inquirenti del caso Coingas hanno aperto un nuovo ramo di indagine. Ormai questa inchiesta ha più filoni dei filari di una vigna! Il processo ai vertici di Banca Etruria invece ha subito un altro slittamento. Di solito si slitta col ghiaccio, ma l’ultima volta che era successo ci trovavamo in estate. Potrebbe esserci lo zampino di qualche amico di Matteo Renzi, il quale continua a mutare come il virus agli occhi degli aretini. Dopo che la nostra è stata la città più renziana d’Italia, per i più il senatore di Rignano è passato dall’essere uno che faceva cascare i pregiudizi a uno che faceva cascare i coglioni, fino a diventare uno che fa cascare i governi.
Visita ad Arezzo per la statua della Madonna di Loreto, protettrice degli aviatori e di chiunque vola. In un anno in cui si sono visti volare il C-drone, elicotteri, gli stracci, il prezzo dell’acqua pubblica e soprattutto parecchie bestemmie, la sua benedizione ci voleva proprio! Smentite le malelingue sulla statua diventata nera a causa dell’eccessiva lunghezza delle prediche dell’Arcivescovo e di Don Alvaro. Nel frattempo numerosi ristoratori aretini hanno aderito a “Io Apro“, l’iniziativa di protesta contro i decreti che impongono le chiusure per emergenza Covid – anche perché in molti, anziché “Io Apro“, si sono sentiti dire “ora t’apro” al momento di chiedere i ristori -.
È cominciata l’avventura di Patrizio Bertelli e della sua barca Luna Rossa nelle regate di qualificazione alla Coppa America di vela in Nuova Zelanda. Siamo riusciti a scoprire i messaggi che dalla nave d’appoggio Bertelli trasmette all’equipaggio a bordo dell’imbarcazione in gara, in codice criptato aretino per renderli incomprensibili agli avversari. Eccone alcuni: “Aprodete” per ordinare al timoniere di affiancarsi alla barca avversaria; “Un ve gingillate” se nota che l’equipaggio è incerto sul da farsi; “Metteteve alla poventa” quando ci sono ventate da evitare; “Te butto a mollo” se qualcuno commette uno sbaglio e “T’afogo” se l’errore è particolarmente grave; “Poppa qua“, da gridare all’avversario con il supporto dell’apposito gesto, quando Luna Rossa è più veloce sul lato di poppa; “Un se’ poco strambo” a chi gli contesta una strambata; “Un se va ‘na sega” quando c’è poca velocità o scarso vento; “Semo del gatto” o “Segnete che balena” per dire che l’altra barca è più veloce.
Di conseguenza, in città partiranno i commenti tecnici sulle regate. Prevedibile che in tanti si vanteranno di avere esperienza di navigazione perché hanno fatto un paio di volte la Spollinata. Comunque possiamo solo augurare buon vento a Luna Rossa sebbene, conoscendo il suo proprietario, sia più facile che la barca vada a moccoli piuttosto che a vento. Ma ci saranno anche quelli che, ricorrendo a un’espressione più in voga fra gli artigiani del legno che nel gergo marinaresco, concluderanno che “mi importa una sega di Luna Rossa!”.
Chiusura in bellezza con l’oroscopo: qualsiasi segno zodiacale che transiti da Giovi a Venere vuol dire che ha fatto la Spollinata e non la Coppa America.