Palle di Natale, lupe in città e no vax. Per chi danneggia in qualche modo i bambini, non c’è vaccino che tenga

Ecco che allora sono state dettate alcune norme di comportamento in caso di incontro con uno o più lupi: prima regola da seguire, non voltargli mai le spalle e non scappare di corsa, ma neanche di ballarci come faceva Kevin Kostner in un famoso film. Non è il caso nemmeno di mettercisi a parlare (non siete San Francesco) e nemmeno fargli domande come fece Cappuccetto Rosso, anche perché se poi gli dite “che orecchie grandi che hai?!”, se il lupo è aretino, c’è il caso che lui vi risponda “ma le tue te le s’è viste?!” o se gli girano, anche “fatte i cazzi tua!”. Tra le altre regole da seguire, anche quella di non liberare eventuali animali da compagnia e di non cercare di scattarsi dei selfie con lupo… perché oltre a dargli le spalle, se lui si muove o fa un verso, a farvi una foto mentre vi cacate addosso ci passate anche male!
I motivi per cui il lupo si sia avvicinato di molto ai centri abitati sono molteplici, ma secondo Piero e Alberto Angela, Roberto Giacobbo e alcuni virologi (che voglion metter bocca su ogni cosa), il motivo maggiore per cui i lupi si avvicinano ad Arezzo è dovuto al fatto che fiutano e sentono diverse lupe. E le lupe qui non sono mai mancate… fin dalla notte dei tempi. Le lupe si avvertono in città quando arriva una bolletta, in diverse zone quando qualcuno prende una buca e diverse lupe sono presenti anche nella zona dello stadio e in altre zone, quando gioca l’Arezzo… Evidentemente nei boschi si è sparsa la voce, anzi l’ululato di tutte queste lupe nella nostra città e ai lupi non gli pare il vero di venire!
Ancora un weekend trionfale per la Città del Natale, con tante presenze di aretini e turisti nella meravigliosa e attraente cornice natalizia creata nel nostro centro storico. Tutto bello e ottimo davvero. Uniche note stonate, le persone che non mettono le mascherine e i prezzi di diverse attrazioni, oggetti e cibi. Il Brezel, all’ora che l’hai pronunciarlo bene, non fai in tempo a pagarlo e a mangiarlo che l’hai bel che già finito. Costa più una statuina di un agnello da mettere nel Presepe che un quarto di agnello vero quando è Pasqua dal macellaio. Qualche lamentela anche dei residenti in centro, che sono costretti a parcheggiare al cimitero e così, visto il parcheggio strapieno, ora per chi vuole andare a trovare i propri defunti con la macchina, lo può fare solo col carro funebre; quindi, o uno è l’autista, o altrimenti… merita decisamente prendere l’autobus!
Molti episodi legati al mondo dei NO VAX in settimana ad Arezzo. Prima hanno dipinto con scritte l’ingresso della scuola Materna Tricca, poi dopo aver fatto un attacco hacker ad alcuni organi di informazione, hanno attaccato anche il profilo Facebook del Sindaco Ghinelli, il quale ha detto: “Non pensavo arrivassero a tanto“. E invece non solo sono arrivati a tanto, ma sono arrivati anche alla Tanti e hanno oscurato anche il profilo della Vice Sindaco. Ovviamente, al di là delle opinioni plausibili di tutti, danneggiare profili social e soprattutto arrivare ad imbrattare l’ingresso di una scuola Materna che è patrimonio di tutti e frequentata da bambini, è veramente assurdo. In questo caso però i No VAX possono stare tranquilli; per cercare di guarire chi danneggia strutture per bambini… non c’è veramente vaccino che tenga. Oltre ai NO VAX, altri movimenti stanno nascendo in città: presto ci saranno i NO VACCS che sono quelli che prendono solo il latte di capra o di pecora; poi ci sono anche i NO VASC divisi però in due categorie: alcuni NO VASC sono quelli che per lavarsi usano solo doccia, bidet e lavandino, mentre altri NO VASC sono quelli che a passeggio non vanno per Corso Italia. Poi ci sono i NO MAZZ che sono quelli che non frequentano zone a luci rosse, e infine i NO CAZ, che sono quelli che non vogliono ca@@i e voglion fare come gli pare.
In città si è aperto in settimana al Centro Affari il Forum Risk Management, un convegno medico nazionale su temi e problemi attuali della sanità. Più di mille i relatori attesi a parlare su malattie e altri temi attuali della nostra sanità. Per quanto riguarda il Covid 19, la prossima edizione del Forum si terrà nella zona dove sorgeva il mercato ortofrutticolo, dato che tra i virologi sul tema, c’è chi dice pera, e c’è anche chi dice mela. Altre le tematiche trattate dagli studiosi, tra cui alcune sui disturbi fisici legati al mondo aretino, eccone alcuni: “Come mai si vede meglio e è meno buio il tunnel carpale, che il tunnel del sottopassaggio di Via Arno?” oppure: “Perché son meno pesi cinque piatti pieni di minestra di pane a cena, che una filippica del tuttologo aretino Andrea Scanzi?” e poi anche: “Partirà prima la campagna vaccinale della dodicesima dose o i lavori dell’incrocio a Via Fiorentina“, e ancora: “Se uno cena con l’aringa poi prende sonno regolarmente, visto che chi dorme non piglia pesci?” e poi ancora: “Ma se uno gli balla lo stomaco dipende dalla cattiva digestione o dalle troppe buche che ci sono al giro?“, e poi “Che tipo di cura ha sbagliato chi ha pensato le panchine di Piazza della Stazione?” Trattati anche temi profondi sul sociale, con la relazione Marzulliana/aretina dal titolo: “Nei rapporti interpersonali è meglio cacassi addosso o ‘un se cacare per niente?“, fino alla relazione finale: “Ma invece de riempire la gente de chiacchiere, perché non riempite le corsie di infermieri e ospedali?“. Alla fine di questo Forum, crediamo e ci auguriamo però sia sempre attuale un vecchio detto dei nostri vecchi: “finché la bocca piglia e il culo rende, si va in culo alle medicine e chi le vende!
E per finire l’oroscopo: settimana in cui gli astri consigliano scelte responsabili, forti e coraggiose. Insomma c’è da tirare fuori le palle! E quindi anche l’albero le lucine e il Presepe.

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