Ponte Buriano, le buche, l’italiano e la Pasqua aretina
È vero che per la sicurezza dei fiumi e di chi ci abita accanto, è spesso necessaria una regolare pulizia delle sponde, ma lo spazio creato per questo guado è in grado di accogliere la piena anche del Gange e del Rio delle Amazzoni. È vero anche che sotto Pasqua, la spianatoia nelle case degli aretini non manca mai per via della sfoglia, ma mai si sarebbe pensato che una spianatoia venisse fatta anche sull’Arno. Il ministro delle Infrastrutture e trasporti Salvini, siccome deve prepararsi per la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina, ha visitato in segreto il cantiere è si è esaltato nel rivedere dopo tanto tempo le ruspe al lavoro… che a lui piacciono tanto. Poi però il Ministro ha lasciato tutti a bocca aperta, quando gli è stato mostrato il letto del fiume e lui ha chiesto un preventivo su quanti materassi ci volevano per quel letto. L’ex Premier Monti invece, che 10 anni fa col consenso di tutti i parlamentari (sinistra compresa) i ponti li voleva togliere tutti, specie i ponti di Natale, di Pasqua e di Ferragosto, ha detto che se torna lui le risorse non ci sono per fare neanche un ponte dal dentista! Fatto sta che si spera che a lavori ultimati l’impatto ambientale e naturale torni decente ad accogliere il giusto e necessario nuovo attraversamento. Altrimenti all’Arno, che secondo il Sommo poeta Dante, proprio in quei luoghi volta il muso agli aretini, stavolta nel vedere quella spianata, più che voltare il muso… gli ci vien proprio da rigettare.
Via Calamandrei presto oasi naturale e patrimonio dell’UNESCO? È quanto si apprende da alcune fonti, secondo cui le buche presenti in quella strada stanno creando un vero e proprio mondo sommerso di risorse. Chi la percorre in auto per andare in palestra, nel tragitto, a forza di buche, ha già fatto tutti gli esercizi per la schiena, compresa la fascia elastica per le vibrazioni. Chi in auto ha le uova, arriva a casa con la frittata già fatta o con la sfoglia già a buon punto senza aver toccato il mattarello. Chi ha un cane, passeggiando in Via Calamandrei avrà la sensazione di essere in Australia, visto che a forza di saltare le buche… più che un cane, sembrerà un canguro. Chi la percorre in bici nella cosiddetta pista ciclabile, sarà come se avesse fatto un cammino di Santiago ciclistico; se sei una femmina, con tutte quelle buche anche se non hai il ciclo… poi ti viene da sé. Senza considerare che la NASA, che il prossimo anno rispedirà astronauti sulla Luna, vuole le buche di Via Calamandrei come sede di addestramento per chi dovrà affrontare i crateri lunari. E decisi sono stati i commenti degli astronauti che hanno camminato su quelle buche: “Doveva sembrare di essere sulla luna, ma c’è venuto subito i duroni ai piedi e invece che la Luna, s’è visto le stelle“. L’Assessore Casi ha detto che presto il Comune provvederà al rifacimento di quella strada e che quindi quell’oasi tra natura, sport e ricerche spaziali terminerà. Staremo a vedere se sono dichiarazioni reali o a caso… anzi a Casi.
Ripercussioni anche ad Arezzo per la legge del Vicepresidente della Camera Rampelli a tutela della lingua italiana e contro l’abuso di termini stranieri nel linguaggio di tutti i giorni, con sanzioni previste finanche per aziende e pubbliche amministrazioni. Ecco che allora alcuni termini correnti di uso comune in lingua straniera dovranno essere usati in italiano e contesto aretino. Ad esempio “call center” si potrà chiamare “rottura di coglioni”, mentre “Day hospital” si dovrà dire “Te tengono lì senza fatte niente”. Poi “Home banking” diventerà “Occhio alle inculate” e “Bed & breakfast” si chiamerà “Dormire, colazioni e ve cavate dai coglioni”. Anche frasi del tipo “Fatti un bidet”, potrebbe diventare “Lavati i baloci e cavati i tarzanelli”. Il termine per le truffe su internet “Phishing” sarà vietato anche scriverlo perché farebbe venire in mente di fare un bisogno fisiologico e ad Arezzo non c’è dove andare a farli.
Anche ad Arezzo è trascorsa la Settimana Santa, con i riti e le tradizioni che la caratterizzano. Si è cominciato con la Domenica delle Palme, che è l’unico giorno dell’anno in cui se te mandano a far due frasche è a fin di bene perché son benedette! Va detto che quest’anno, in questa settimana, oltre che riaccendere le anime e la fede, è toccato riaccendere anche i termosifoni; e oltre a rimettere i peccati, è toccato anche rimettere i coltroni nei letti. Al giovedì Santo il Giro delle 7 chiese è diventato il giro dei 7 gradi e alle Via Crucis, oltre a battere le mani sul petto, si battevano anche i denti. Insomma la Primavera sarà anche alle porte, ma di solito alle porte si bussa e in questo caso si bussava dal freddo. Ma gli aretini, come tutti i Cristiani, vivono la settimana di Pasqua nel pieno rispetto della fede e delle tradizioni. Anche la squadra di calcio dell’Arezzo, dopo tante vittorie, avendo di fronte a sé nel Giovedì Santo proprio… l’Ostia, ne ha portato il massimo rispetto. L’unica cosa in cui gli aretini si dividono in questa settimana è sulla panina: tra chi la vuole con l’uvetta o coi ciccioli (ci sarebbero anche quelli che dicono di preferire l’uovo di cioccolato fondente o al latte, ma poi li mangiano tutti e due). A tavola ci sono poi anche quelli che si lamentano per la presenza dell’agnello, ma dovranno riconoscere che ultimamente tra vegetariani, vegani, macrobiotici ecc., si esagera troppo sull’accanirsi su chi la carne la mangia. Che poi considerando le ultime “trovate” di cibi a base di alghe, ghiande e altro, oltre alle farine di grillo, di insetti, ecc., forse hanno ragione proprio le mosche. Casomai bisognerebbe ricordare a chi mangia carne e a chi non lo fa, che Pasqua dovrebbe essere occasione per ricordarsi ed avere a cuore chi nel mondo mangiare non è in grado di farlo.
Infine, chi a Pasqua mangia carne, promette di rinunciarci (almeno a parole) nel giorno di Pasquetta, dove le preferenze andranno, come da tradizione, a merende con pecorino e bacelli, sperando che il meteo (a proposito di bacelli) non faccia la fava!
E per finire l’oroscopo: gli astri e non solo ricordano che a Pasqua bisogna essere più aperti tra noi stessi… e non chiedersi se a Pasqua sono aperti i supermercati!