San Valentino, Madonna del Conforto, Carnevale tutto l’anno. Tra tante feste, anche quella degli ammortizzatori

Se è vero che, come recita un detto, che “ogni poggio fa buca” e di conseguenza “ogni buca fa poggio”, sulle strade di Arezzo dovremmo essere ai livelli altimetrici delle Ande. Si è cercato di provvedere con rattoppature veloci, ma ormai si sa che durano di più le toppe di sonno che le toppe di catrame. In zone come Via Calamandrei o le rotonde di Ponte a Chiani i crateri delle strade hanno un aspetto talmente lunare che la gente, con le buche, ci calcola i giorni per partorire o per tramutare il vino, come appunto si fa con la Luna. Che poi, a proposito di vino, come dice un vecchio detto, “A Arezzo siamo sobri di indole, ma se se dice de bere, se beve anche le pozze…”; ecco che allora con tutte le pozze che c’è al giro, se non ci mettono un tappo va a finire che pigliano anche l’aceto! E a quel punto se la pozza anche puzza, con tutti gli altri puzzi che c’è al giro… se sta freschi!
Anche ad Arezzo, come nel resto d’Italia si è commentato a inizio settimana l’esito del Festival di Sanremo. Molto apprezzata anche qua la Mango che ha vint, e con lei altre canzoni. Poi sono anche stati assegnati dei Telegatti tipicamente aretini. Il primo è il “Telegatto stretto a l’uscio”, assegnato alla pari a Mahmood, Irama e Sangiovanni. Poi, all’unanimità è stato assegnato il “Telegatto ai coglioni” al rapper Geolier, che si è aggiudicato anche il premio “Unsecapisceunasega” per il testo, e il premio della critica “Mavaalavorare”. Chiusa l’era Amadeus, a Sanremo cercano ora un nuovo presentatore. Un nome che circola è quello del nostro Sindaco Ghinelli, ma conoscendolo, c’è il caso poi che qualche sera non si presenti come ogni tanto gli capita.
Celebrata anche ad Arezzo, dagli innamorati, la festa di San Valentino, con promesse d’amore inerenti la nostra vita quotidiana. Tra i biglietti d’amore aretini più toccanti, ve ne citiamo alcuni:
“IL MIO AMORE PER TE È COME IL SOTTOPASSAGGIO BALDACCIO; C’E VOLUTA UNA VITA PER DARGLI UN SENSO, ANCHE SE PER ORA È UN SENSO UNICO” o anche “IO PER TE SARÒ OVUNQUE… COME UN MONOPATTINO PARCHEGGIATO” oppure “LA MATTINA SEI IL PRIMO PENSIERO CHE MI SVEGLIA… MA SE ARRIVA UNA VENTATA DI PUZZO, DIVENTI IL SECONDO” o anche “CI AMEREMO ANCHE DA NONNI, ANCHE SE LA TANTI CI FARÀ GUARDARE I NIPOTI”; e anche “IO E TE TRE METRI SOPRA IL CIELO, CHE È L’UNICO POSTO RIMASTO DOVE NON HAN DETTO DI FARE LA STAZIONE MEDIOETRURIA. PER ORA…”. Da notare che il giorno di San Valentino erano anche le Sacre Ceneri e quindi il primo giorno di Quaresima, che da tradizione e calendario segue l’ultimo giorno di Carnevale. Ma nonostante questo, le sfilate e i cortei di Carnevale proseguono anche questa domenica, non solo come avviene di solito a Foiano, ma anche in quasi tutta la provincia! D’altronde, se la città del Natale comincia a Novembre, prima o poi si arriverà a far durare il Carnevale fino a Pasqua!
E il giorno dopo San Valentino, si è celebrata anche la festa della nostra Patrona, la Madonna del Conforto. Come al solito siamo andati in migliaia al Duomo a rendere il giusto omaggio a chi ha sempre un occhio di riguardo per noi, donandoci il suo conforto. E dopo la Messa o una semplice Benedizione, si tornava a casa, non prima, come da tradizione, di comprare qualche chicco. Ma quest’anno in qualche banco qualcuno era stato tolto per precauzione.
Infatti erano difficili da trovare le addormentasuocere, forse fatte togliere dalla Tanti perché le suocere devono guardare i nipoti e non possono dormire. 
Chi prendeva la mela di Pippo veniva invece avvisato di non mangiarla in Via Calamandrei e alle rotonde di Ponte a Chiani, perché tra tutte quelle buche era più probabile dare un morso al bastone che alla mela… Per il resto la festa è stata bella e partecipata come sempre e a far da contorno anche la notizia che Patrizio Bertelli donerà 1 milione per il restauro della Pieve di Santa Maria. Ora ci manca che si restauri un po’ le strade. Anche se nell’immagine Sacra non si vedono, speriamo che la Madonnina ci metta le mani!
Dopo un ventennio, finalmente deciso il futuro dell’intera Area Lebole. È stato infatti il colosso giapponese dell’utensileria MAKITA ad acquistare l’intera area, su cui costruire un proprio stabilimento che ridarà, oltre che decoro alla zona, di conseguenza anche tanta occupazione. Il marchio MAKITA produrrà ad Arezzo due nuovi suoi prodotti da lanciare nel mercato. E saranno il MAKITA SCIOLTO e MAKITA CACATO.
Ovviamente era una burla, ma visto il prolungare oltre del Carnevale, e quindi anche degli scherzi… ne abbiamo approfittato!
E per finire, il proverbio della settimana. Ieri la festa dei gatti. In settimana si è festeggiato Madonna e amori. Per le strade non fate i matti, o con ‘ste buche la festa la fate agli ammortizzatori!

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