Tatuaggi e multe per le lavagne, riarmo europeo e Agnelli candidato a sindaco di Arezzo

Buon successo lo scorso fine settimana del doppio evento ospitato al Centro Arezzo Fiere e Congressi nel corso di “Passioni in Fiera”. Un grande pubblico ha infatti visitato sia “Nirvana e Tattoo Convention” e sia la “Fiera del Disco e del Fumetto” nell’altro padiglione. Per quanto riguarda il Nirvana e il mondo olistico (da non confondere con ulivi, potature, acidità, a me me fa de 12, mosca ecc) gli aretini si sono dimostrati molto interessati al benessere sotto forma di metodologie orientali, anche se, bisogna ammetterlo, fino a 20 anni fa a Arezzo se sentivi parlare di Nirvana era un grande gruppo Rock e se sentivi dire Yoga pensavi ad un succo di frutta e lo Zen era una discoteca. Ma quando si tratta di benessere, l’aretino non si tira indietro, anche se assumendo la classiche posizione Seiza o Yoga seduto, qualcuno ha subito abbandonato i termini asiatici, riassumendo subito quelli aretini con frasi tipo “So tutto acartocciato e ora chi se riarizza?”. Per quanto riguarda i tatuaggi, ormai anche a Arezzo ci si tatua di tutto e quindi c’è rimasto da aretinizzare anche i tatuaggi. A primavera il più richiesto ad Arezzo da qualche anno è il tatuaggio con la ricetta della panzanella, ma anche quello con la rotonda dell’Olmo con le frecce a chi si deve dare la precedenza. Al posto della linguaccia storica dei Rolling Stones, qui c’è quella del Lucertola, al posto dei fiori di loto, i fiori de zucca. Mentre finiti i tatuaggi possibili delle date di nascita di mamme, babbi o figlioli, qualcuno ha cominciato a tatuarsi le date degli appuntamenti al Cup per non scordarseli. Oppure qualcuno si fa tatuare la suocera per poi d’estate prenderla a schiaffi con la scusa che c’era una zanzara. Sconsigliato invece il tatuaggio con la mappa delle buche cittadine. Il tatuatore finirebbe il colore, l’ago e la pazienza prima di disegnarle tutte. Per quanto riguarda invece i fumetti, per l’occasione sono stati creati i Fantastici 4 made in Arezzo. Al posto della donna invisibile, ad Arezzo di invisibile a volte abbiamo il Sindaco. Torcia umana lo siamo un po’ tutti, nel senso che, dal nervoso, basta poco e se piglia subito fuoco. L’uomo di pietra se ne trova a bizzeffe data la quantità di duri come un sasso. L’unico a trovare difficoltà sarebbe l’uomo di gomma che si allunga, dato che qui le gomme, date le numerose buche, son sempre in pericolo. Ormai a Arezzo l’unica cosa che si allunga sono i lavori nei cantieri.
Ad Arezzo è cominciata la caccia alla lavagna, con molti ristoratori e commercianti costretti a toglierle da marciapiedi o muri, viste le salate multe che gli arrivano via PEC (Paga e Cavala). Questo dopo che alcuni addetti dell’ICA (Imposte Comunali Affissioni) avevano effettuato foto in stile spionaggio senza avvisare gli esercenti. Va detto che esiste un regolamento che i commercianti devono conoscere e rispettare, ma fare le multe per le lavagne nei marciapiedi dopo che nei marciapiedi stessi, senza pagare nulla, si spaccano bottiglie, vasi e al bisogno si urina e si defeca, ci sembra eccessivo. E sia chi non rispetta le regole, ma anche chi non le fa rispettare, è bene che finisca dietro la lavagna (ah no che dopo ve fanno la multa).
L’Europa è purtroppo pronta a riarmarsi, e siccome le prime spese saranno orientate su sistemi di difesa satellitari, la Commissaria Ursula (anche se sembra non è un moccolo) Von Der Leyen si è detta interessata ai C/droni Municipali usati per i controlli in quota durante l’emergenza Covid. La Von Der Leyen avrà pensato che siccome quella presa è una decisione da cidroni, cosa meglio dei C/droni usati ad Arezzo? Senza contare che in fatto di difesa satellitare, usando codici strettamente militari, in Europa siamo indietro come i CDC (Coglioni Del Cane); che in Europa, come è stata impostata (e imposta) finora è CUCE (Come ‘Un C’Essere) e che una difesa satellitare come vorrebbe la Von Der Leyen è utile come il CAV (Cazzo Alle Vecchie).
Nell’attesa di conoscere nuovi candidati a Sindaco di Arezzo, ve n’è uno che lo vorrebbe fare, ovvero l’attuale Sindaco di Castiglion Fiorentino Mario Agnelli. Da tempo Agnelli è presente quotidianamente nelle pagine delle testate giornalistiche locali, dato che nei media aretini è la terza persona più citata dopo Trump, Putin e prima di Zelensky e Papa Francesco e per i motivi più diversi:
Lui aiuta vecchie che si perdono, lui ritrova gatti nel cofano motore della sua macchina, lui fa correggere i nomi sbagliati nei cartelli stradali, lui vuol togliere i termini e le parole in inglese d’uso comune, lui va in bicicletta, lui vuol comprare l’Arezzo, lui fa un incidente in moto e per 10 giorni nel giornale ha il bollettino medico come il Papa; lui fa la foto con Mattarella e la gente si chiede: “O chi è quello coi capelli bianchi vicino all’Agnelli?”. Ormai gli si attribuiscono anche poteri eccezionali. Pare sappia riconoscere da bendato se una panina è con l’uvetta o i ciccioli, seppur incartata nel cellofan. Lui già a febbraio sa se le olive c’hanno la mosca perché è amico di Pupo che a Mosca ci va spesso; se vede i lupi è disposto a parlarci, dato che con la Volpe (Adriana) c’ha parlato più di una volta. E quindi Mario Agnelli (Super Mario per gli amici e i giornalisti) non dice no ad una candidatura a Sindaco di Arezzo. Però gli auguriamo eventualmente di annunciarla dopo Pasqua, perché prima, per tradizione, per gli agnelli è bene farsi vedere poco, tranne che nei giornali ovviamente!
E per finire il proverbio della settimana: “Sono i giorni delle “ardite” tra i pedali e le salite. Ma la più ardita cosa da fare, saran le buche da evitare”.