Tempo di rientri e riaperture, meno che l’Anfiteatro. Palio, Giostra e Luna Rossa
Sono rientrati (non si sa come) i panni in valigia, sono rientrati pantaloni dopo il primo lavaggio e sono rientrate parecchie salsicce (o rocchi) dopo averle messe a cuocere, e in qualche caso è rientrata anche qualche ernia. Ci mancava rientrassero da sé anche le ciombe, ma dopo, in ferie (per forza) ci dovevano andare i carrozzieri. In questo contesto dei primi rientri, a parecchi è dovuto anche rientrare chiusi in casa per via delle ondate di puzzo. Intervistati sull’argomento, gli annusatori hanno detto che così… “a naso” non se cava un ragno dal buco. Anche perché al ragno, con quel puzzo, chi glielo fa fare di uscire? Che poi se è anche un ragno violino è ben che esca poco. Sono invece ripartite in anticipo le rondini, non si sa se per il puzzo, per il caldo o altro, ma alcune hanno preferito anticipare i rientri in Africa. E così le zanzare fanno la pacchia e il gozzo, a rischio di prendere la gotta, anche perché non ci sono state disinfestazioni, pare per non danneggiare anche le api. Ma ad Arezzo le uniche api danneggiate sono quelle a tre ruote quando prendono una buca. Tornando ai rientri, di chiuso in città resta ancora l’Anfiteatro: a causa di questo gli aretini e i turisti hanno cominciato a storpiare il nome da Anfiteatro a Anfinitoilavori, a Anfinitolescuse fino a Anfinitodepigliaccipelculo.
L’orgoglio aretino si è però salvato lo scorso fine settimana quando L’Aretino dell’Anno 2022, il Mossiere Renato Bircolotti, stavolta se l’è cavata alla grande al Palio di Siena. Dopo la figuraccia di due anni fa, stavolta si è preso una bella rivincita gestendo alla grande la mossa del Palio. Infatti, dopo oltre 40 minuti di tentennamenti, calci tra cavalli e false partenze, Bircolotti, con una impennata di orgoglio aretino, ha esclamato ai fantini: “Alò, ce s’ha dare una mossa!?“, e appunto la mossa è subito arrivata. Ha vinto la Contrada della Lupa, a conferma del fatto che quando ad Arezzo ci fanno aspettare parecchio, la lupa scappa sempre. Come da noi detto in passato, speriamo che ora Bircolotti venga assunto come mossiere anche al cantiere di Via Fiorentina perché anche li c’è bisogno di darsi una mossa. Ma, da aretini, passiamo direttamente dal Palio alla Giostra del Saracino, che in questa settimana ha incominciato i suoi “riti” con le aperture delle attività nei Quartieri. C’è stato anche stavolta il Click-Day per la vendita dei biglietti, che come al solito han durato quanto il godere dopo un calcio sui coglioni. Ormai ad Arezzo i biglietti dei vari click day son richiesti più delle cartine per farsi le canne. Infatti fanno il fumo dopo pochi secondi. In questo clima di Giostra, anche le emittenti televisive cittadine entrano in sfida tra loro con trasmissioni non stop sulla Giostra che influiscono non poco sui loro palinsesti. E quindi non vorremmo che nei notiziari locali, se si parla di cantieri a rilento, venga detto che vengano penalizzati di 2 punti per carriera lenta, che le Riunioni di Giunta le presieda il Maestro di Campo, che la colpa dei puzzi venga data allo sterco dei cavalli e che se in centro c’era uno che gli girava le palle non deve essere per forza il Buratto. W la Giostra comunque.
E continuando a parlare di orgoglio aretino, sono cominciate nel mare di Barcellona le regate di sfida della prossima Coppa America di vela, con protagonista, per i colori italiani, la barca Luna Rossa di Patrizio Bertelli.
E ciò comincerà a coinvolgere molti aretini, anche perché non c’è da stupirsi della passione cittadina per la vela, anche perché Arezzo ha storicamente attinenza e quotidianità con le barche. È infatti nel linguaggio di tutti i giorni che Arezzo dimostra la sua passione innata per le barche, con frasi del tipo: “al giro c’è una barca de vagabondi”; “c’ho una barca de compiti da fare”; “c’ho da stirare una barca de panni”; “se te metto le mani adosso faccio una barca d’ossi”; “quello c’ha una barca de guadrini, quell’altro invece c’ha una barca de debiti”; “so’ stato co ‘na barca de donne”; “anche stamani c’era una barca de puzzo”, “in giro c’è una barca de buche” “un ce capisco più niente, so ito in barca”; “quando cade le foglie, ne va fatte una barca col racello e poi vanno abarcate”; “per fare la rotonda di Via Fiorentina ci vuole una barca de guadrini e una barca de tempo” ecc. Ma non solo: Luna Rossa rifarà scattare in città la “Febbre Prada” e così si va in giro con gli occhiali da sole Prada anche quando piove o al buio, o si esce con la Borsa Prada anche per andare al macello a comprare il macinato. Tra poco dire “sembri una boa” al proprio o alla propria partner non sarà più un insulto, ma un raffinato complimento. In giro ci saranno quelli che impennano con gli scooter, ma non è chiaro se per emulare Luna Rossa che vola sull’acqua o per evitare le tante buche che sono sulle strade cittadine. Comunque grazie a Luna Rossa, tutti in giro si sentono velisti e non solo quelli che danno il velo alle pareti prima di imbiancare. E quindi molti elogi all’aretino Patrizio Bertelli, al quale come sponsor sulle vele, oltre che Prada, si è affiancata la Pirelli, dopo aver saputo che ad Arezzo il consumo di pneumatici è triplicato per via delle buche. Nel prossimo numero, in esclusiva, pubblicheremo, come fatto in passato, i messaggi in codice aretino che l’equipaggio di Luna Rossa userà nelle regate per ingannare le barche avversarie. Bertelli ha nominato tutte le barche avversarie “Piazza San Francesco”, così se non le batte, le compra. Novità di quest’anno è che nelle barche ci sarà da pedalare, ma Bertelli c’è abituato dato che in azienda fa pedalare tutti. Gli manca solo di far pedalare l’elicottero, ma viste le piste ciclabili cittadine gli merita farlo volare e basta.
Due notizie hanno abbinato Arezzo agli USA. La prima è che la cuoca biturgense quasi 90enne Natalina su Tik Tok ha annunciato di candidarsi come cuoca per la Casa Bianca a Kamala Harris. L’attuale candidata, per scaramanzia, ha fatto prima toccare i pentagoni all’attuale presidente Biden, poi si è informata su eventuali menù. Nel frattempo altri cuochi aretini si sono candidati, anche perché, non ce ne voglia Natalina e non ce ne vogliano a Sansepolcro, ma ad Arezzo, se avessero la bocca, mangerebbero bene anche i sassi. Ecco che per i cuochi aretini candidati alla Casa Bianca è consigliabile in partenza curare molto le cene di pesce, che vista la lucidità dei commensali, sono assenti alla Casa Bianca da almeno 8 anni. Da evitare gli arrosti… gli ultimi due Presidenti ne hanno già fatti troppi di suo.
L’altro episodio che accosta Arezzo agli Usa è la popstar Madonna che, in vacanza a Terracina, è stata vista vestita con la “pezzola a biccichi legati” in testa e il “coltrone” addosso… indumenti dal nome aretino. Insomma, sarà per il nome Madonna, ma sembrava vestita come una 80enne alle funzioni delle 11. Alla domanda se gli facesse caldo, Madonna ha risposto: “Siete caldì? Anchìo.”
E per finire il proverbio della settimana: Se per il caldo ognuno soffia, e ovunque è aria afosa, ricorda che puzza più una loffia che una rumorosa.