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domenica | 09-03-2025

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Terence Hill, lupi e il video di Arezzo fatto da Leonardo Bigliazzi con l’Intelligenza Artificiale

È stato notato tra i turisti presenti in città lo scorso fine settimana, il popolare attore Terence Hill, mentre giustamente entusiasta ammirava i dipinti di Piero della Francesca. Ma in realtà sembra anche che la sua presenza in città sia legata ad un possibile suo ritorno sul set di Don Matteo, con alcuni episodi girati proprio ad Arezzo. Anche se è proprio il popolare attore a frenare gli entusiasmi su questa ipotesi. Infatti ha dichiarato: “Ho provato una scena con la bici di Don Matteo sulla discesa di Piaggia di Murello. Avevo preso un aire (come dite voi), che se non mi salvano quelli della troupe ero finito a buggiulucche (come dite voi) sulla Chimera a Porta S. Lorentino. E poi andando in bici in città, con tutte ste buche, arrivi alla sera che sei tutto rincriccato peggio di quando si faceva le risse nei film col mio amico Bud Spencer. E che a forza di buche se ti parte la sella della bici, più che girare una scena di Don Matteo, rischi di fare un remake della scena di Fantozzi salendo in bici alla bersagliera! Comunque davvero bella la vostra città. Ma ora fate riaprire l’Anfiteatro… sennò mi viene in mente il titolo di un mio vecchio film… altrimenti ci arrabbiamo. Mi avevano consigliato di andare a mangiare alla Buca di San Francesco… ma di buche ne avevo viste e sentite già abbastanza e ho mangiato da un’altra parte!
La settimana aretina è stata caratterizzata dalla pubblicazione di due video che in pochi minuti hanno fatto il giro dei social. Il primo riguardava un branco di 8 lupi, immortalati di notte da una fototrappola poco distante da Vitiano. L’emergenza lupi, oltre a enormi danni agli altri animali, è talmente radicata che basta una fototrappola (e a volte anche senza) per vederne alcuni. E anche sulle strade ormai la presenza dei lupi è diventata una costante. Quindi, occhio e attenzione anche al volante, anche perché se ad esempio non date una precedenza, sicuramente qualche altro automobilista qualche lupa ve la fa sentire anche se non l’avete ancora vista. Gli 8 lupi immortalati vicino a Vitiano, sono anche al corrente dell’eventuale Stazione Alta Velocità lì nei paraggi. Infatti la fototrappola ha chiesto loro quanto è che la vicenda ha rotto i coglioni e i lupi hanno risposto: “UUHUHUUHUUUH!”.
L’altro video tra i più visti in settimana, è quello veramente geniale, “Arezzo vista con gli occhi di un bambino”,  realizzato da Leonardo Bigliazzi, fategli i complimenti, con l’ausilio dell’intelligenza artificiale. Nel video si vede, tra le altre cose, un trenino a vapore sopra l’acquedotto Vasariano, una spiaggia in Piazza Grande, un vulcano in Fortezza, il campanile del Duomo che parta a razzo, la Chimera che scappa dal piedistallo, il monumento di Guido Monaco che suona il violino, il Buratto che vince la Lancia d’Oro ecc.

 

L’intelligenza avrebbe poi dato le spiegazioni a quello che si vede nel video e cioè che il fumo che si vede dal treno sopra l’acquedotto non è il vapore del treno, ma sono i coglioni dei viaggiatori che fumano per i continui ritardi e blocchi dei treni. Guido Monaco appena finito di suonare il violino, piglia l’archetto e prende a bastonate i piccioni. La Chimera scappa perché è il cumbrugliume e ha paura del buio dato che coi lampioni non se vede una sega. L’elefante che barrisce alla Fiera Antiquaria lo fa perchè chiede un ombrello prima che piova. Sulla spiaggia in Piazza Grande quelli del Ristorante Lancia D’oro vanno anche al giro col secchio a dire: “Cocco bello!”. Il campanile del Duomo è fatto a razzo, a differenza di molti lavori nei cantieri che invece son fatti a cazzo. Il vulcano in Fortezza erutta, ma con due birre e… rutta di più. Dal Palazzo del Comune il drago s’è incazzato perché ha saputo che parecchi non pagano la TARI, l’IMU e l’ICI, e quindi voleva parlare col Ghinelli e non ce l’ha trovato. E infine il Buratto che appare per la prima volta con le gambe… ma ha fatto sapere che ridà indietro le gambe perché rivuole le palle… mica coglione!
Arezzo è pronta a rispondere ai dazi minacciati da Trump. Negli USA così rincareranno presto i prezzi dei cesti in vimini, del fieno e della paglia che Trump usa come extension per i capelli. Inoltre nei fast food locali, a proprietà americana, verranno serviti i cannelloni col sugo d’ocio, i maccheroni al cinghiale, il coniglio fritto o in umido e d’estate la panzanella al posto delle patatine. Inoltre e questo è il colpo che dovrebbe mettere KO Trump, al posto di Coca Cola e Pepsi, vino e vinsanto… se è briaco lui, figuriamoci noi!
Da Arezzo si tende anche a smentire chi dice che sul tema, l’Europa giochi a nascondino. Infatti per giocare a nascondino bisogna anche contare e l’Europa, come sempre, non conta una sega.
E per finire il proverbio della settimana: “Se Arezzo virtuale appare con la lava, in quella reale, nei cantieri si scava. Ma tranquilli, a Arezzo non c’è un vulcano e più strilli, più i lavori vanno piano”.

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