Tra chi vince spesso e chi non vince da un pezzo, è bello il compromesso che vince sempre Arezzo
Questo Notiziario aveva previsto, prima della Giostra, la possibilità di carriere lente, dato che la lizza è realizzata con lo stesso tipo di terra usato nei cantieri cittadini, che a rilento vanno da tempo. L’unica differenza è che la terra dei cantieri fa perdere tanti soldi, quella della lizza fa perdere i ferri ai cavalli e la Giostra a chi ci va lento. La vittoria dei gialloblu della Colombina è perciò strameritata, anche perché Porta del Foro ha spezzato la lancia, ma non il digiuno, e Sant’Andrea non aveva fatto in tempo al Click Day a prendere i biglietti per gli spareggi.
Poi il Sindaco Ghinelli, in borghese (il costume ancora era a asciugare dopo i fischi all’estrazione delle Carriere) ha consegnato la Lancia D’oro al Quartiere vittorioso, ed è tornato in tribuna, dove si è notata l’assenza di ospiti VIP alla Giostra. Pare infatti dovesse venire il Presidente degli USA Biden, ma se fosse stato lucido come nelle ultime uscite pubbliche, avrebbe scambiato il Buratto per il Sindaco Ghinelli e gli avrebbe detto: “Complimenti per la barba al posto del pizzetto e per l’abbronzatura. Mi avevano detto che sei bravo a far girare le palle… ora l’ho anche visto!“. Pare ci dovesse essere anche il Ministro della Cultura Sangiuliano, ma dopo la gaffe su Cristoforo Colombo e Galileo, se fosse venuto alla Giostra avrebbe detto che avrebbe tifato per la Contrada della Lupa (oltre a farla tirare) e avrebbe portato la calcolatrice per fare le somme dei punteggi perché non sa leggere i numeri romani. Poi Sangiuliano avrebbe chiesto di visitare la sua omonima frazione di San Giuliano, per portare una ventata di cultura ed entusiasmo. Ma siccome a San Giuliano le uniche ventate che arrivano son quelle del puzzo, gli abitanti hanno richiesto, per evitare di essere paragonati al Ministro, di far cambiare nome alla località e tornare al vecchio nome del Bastardo, che suonerà male, ma almeno non fa figure di merda.
Pure Renzi, Calenda e Conte dovevano essere presenti, in quanto affascinati dagli sbandieratori, che, come loro, cambiano spesso bandiera. Ci doveva essere anche la segretaria PD Schlein, ma al momento di alzarsi e cantare “Terra D’Arezzo”, il timore di molti era che lei si alzasse per cantare e ballare le canzoni di Annalisa e, a quel punto, più che arcobaleno, in un baleno la gente le avrebbe detto di cavassi dai coglioni. Infine all’ultimo momento non è venuto nemmeno Andrea Scanzi. Peccato. In una serata in cui non è caduta nemmeno una lancia, uno che fa cadere i coglioni ci poteva stare.
Ma la vera ospite poteva essere la grande ed eternamente bella Sofia Loren, vogliosa di tornare nella città del film di cui 25 anni fa annunciò a Benigni l’Oscar, ma i suoi agenti hanno valutato che i sussulti e le vibrazioni dovuti al transito dalla rotonda tutta buche di Ponte a Chiani potessero darle problemi al femore operato di recente e farle anche saltare la dentiera e quindi ha rinunciato. D’altronde anche un passaggio del testo della Disfida pare possa essere modificato in: “…e solo attendi, da poco asfaltata via, piaghe mortali!“.
Presentata in settimana da Arezzo Intour l’interessante iniziativa “Summer Pass”, tesa ad agevolare i turisti durante la permanenza in città. Questa card potrà essere utilizzata in vari contesti cittadini. A chi si appresta a passare in una strada con un cantiere, si attiverà la “PASS da ‘n’altra parte”. Chi avrà bisogno di un bagno pubblico si attiverà la “È ben che te PASS o te la fai adosso”. Chi volesse passare da Campo di Marte, viste le frequentazioni, si attiva la “Meglio se ‘un ce PASS” e a chi aspetta che riapra l’Anfiteatro si attiva la ” ‘Un te PASSa piu”; mentre a chi va in Fortezza e trova chiuso si attiva la “ArPASSa domani. Per chi va al Bambù e vuole spendere poco si attiva la “Te PASSa la voglia”.
Per la ristorazione, chi preferisce cucine asiatiche tipo sushi o cinese a ristoranti con cucina tipica nostrana, si attiverà la “PASS a fatti vedere da uno bravo”.
E infine il proverbio della settimana: “La Giostra di notte non s’è fatta mancar niente, tra lance rotte e carriere lente. E tra chi vince spesso e chi non vince da un pezzo, è bello il compromesso che vince sempre Arezzo!”
Si ringrazia per la gentile concessione della pubblicazione della foto: Chiara Mente “L’Abusiva”