Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

giovedì | 06-02-2025

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

Trump: “Faccio io la Due Mari”. Meglio l’acqua d’Arezzo, anche dei bagni, che quella della Ferragni. Città del Natale, dati inediti

Notiziario aretino della settimana. In questa edizione: delegazione aretina all’insediamento di Trump. Rientrato allarme qualità dell’acqua. Quella di Arezzo è meglio del vino di Siena. Bilancio Città del Natale. In esclusiva dati inediti.
Si è svolta all’interno della Rotonda del Campidoglio di Capital Hill a Washington, la cerimonia di insediamento del Presidente Americano Donald Trump. All’inizio era stato detto che solo la Meloni era presente per l’Europa. Invece si è poi saputo che una delegazione aretina era presente all’evento, per acquisire idee per effettuare una cerimonia simile il prossimo anno per l’insediamento del nostro Nuovo Sindaco. Tra questi il Capo della Polizia Municipale Poponcini, che Trump ha salutato dicendo: “I want to greet my friend Little Melons“. Va detto che tra Meloni e Poponcini, se Trump mette i dazi sulla frutta siamo rovinati. Poi anche il Vice Sindaco Tanti. che però. essendo di posto poco dietro la First Lady Melania, ha dichiarato: “Giá che non sono altissima… ma poi con quel cappello davanti non se vede una sega“. Trump poi “he didn’t understand a deafly” (non ha inteso a sordo) e ha promesso agli aretini che finirà lui la Due Mari, dato che anche lui sa che si chiama “Due Mari” perché per finirla ci vuole un mare di soldi e un mare di tempo. Appena Elon Musk ha incominciato a fare quei versi e saluti a topo, la delegazione aretina sì è giustamente cavata dai coglioni e tornando in città ha incominciato a progettare come sarà la cerimonia dell’insediamento del nuovo Sindaco il prossimo anno. Se vincerà Veneri, visto il suo passato e presente nella Giostra, l’insediamento e il Giuramento si svolgeranno a cavallo, che poi il cavallo all’interno di Palazzo Cavallo per ri/cavallo sará una bega. Se vincerà la Tanti, visto che lo ha fatto centinaia di volte, la cerimonia di insediamento si farà col taglio del nastro. A tal proposito pare che abbia già mandato le forbici dall’arrotino. Se vincerà il candidato del PD (al momento sui nomi si risponde con le sigle di Bologna “Bo!?” e Ancona “Aenne!”) la cerimonia si svolgerà all’esterno e sopra un coltro, dato che avrebbe vinto il campo largo. Se vincerà un candidato della Lega o dei 5 Stelle vi sarà un buffet con brindisi a base di limoncello realizzato con le ghiande, perché vorrebbe dire che le querce han fatto i limoni. Alla cerimonia sarà presente il Sindaco uscente Ghinelli che consegnerà al suo successore la fascia tricolore, a meno che, anche per l’ultima volta, mandi la Vice Tanti.
Allarme per fortuna rientrato quello della qualità dell’acqua pubblica (doppo) e potabile di Arezzo, dopo che Greenpeace aveva diffuso una tabella in cui si diceva che l’acqua proveniente da Montedoglio era di gran lunga la peggiore d’Italia con ricca presenza di composti chimici resistenti a degradazione.
Nuove Acque, che essendo a capitale azionario francese, dopo la brutta figura alle olimpiadi, con la merda nell’acqua, ha già dato e giustamente non ci vuole più avere nulla a che fare. E fornendo dati più attendibili ha smentito Greenpeace, rassicurando i consumatori. Pure Greenpeace ha poi fatto una specie di marcia indietro, anche se il sasso era stato ormai lanciato… nell’acqua. Greenpeace è famosa nel mondo per le sue lotte e battaglie per l’ecologia, una fra tutte quella della salvaguardia delle balene dai cacciatori giapponesi sulle baleniere. Ma stavolta la balenata pare l’abbiano tirata loro e mentre di solito in Giappone vengono respinti con gettate d’acqua, stavolta le bombe con l’acqua pare l’abbiano usate loro. Nuove Acque sta valutando azioni verso Greenpeace e potrebbero fargliela pagare cara. E quando Nuove Acque decide di far pagare caro qualcosa… lì si che sono in testa alla classifica, basta guardare le bollette. Del resto l’acqua di Arezzo è storicamente affidabile. Gli antichi dicevano (e si dice ancora) che l’acqua di Arezzo è meglio del vino di Siena. La Ferrarelle andò in bancarotta perché ad Arezzo preferivano l’acqua “de la cannella” e così anche l’acqua Lete (il nome potrebbe cambiare in “Lete bel che auta”). Per il prezzo, invece, solo l’acqua della Ferragni è più cara di quella di Nuove Acque e quindi (per fargli un dispetto) non è da escludere che Fedez, ormai in guerra con la Ferragni, si presenti a Sanremo con un nuovo tatuaggio con la scritta “Meglio l’acqua d’Arezzo anche dei bagni, che quella della Ferragni!”
A Greenpeace invece auguriamo di continuare le giuste battaglie su acqua, ecoclima e balene, ma mai più balenate.
Pubblicati i dati del bilancio conclusivo della Città del Natale, ed anche stavolta vi è stato un nuovo record di visitatori con percentuali in aumento in tutti i periodi; rispetto ad un anno fa più 10% ad ottobre e dicembre e più 25% a novembre, con incrementi di conseguenza anche su presenze in alberghi, mostre e musei. Arezzo poi è risultata tra le 10 località italiane più visitate nel periodo natalizio e questo la dice lunga sul successo innegabile dell’evento. Tra le percentuali non pubblicate ve ne sono alcune che però sono inevitabili, visti i numeri in crescita. Tra queste, sono cresciute del 14% le persone che ci hanno messo quasi un’ora per fare 3 km. con la macchina e del 56% quelli che hanno sfiorato il moccolo per parcheggiare. Cresciuti del 18% anche quelli che hanno ricevuto un pestone nella calca e del 23% quelli che hanno questionato per qualcuno che faceva il furbo alle code e del 19% quelli che ai Mercatini hanno detto almeno una volta: “Son belli, ma son cari inguastiti“. Lanciata già da ora la prossima edizione, che sarà la decima, in cui è stato annunciato che sarà coinvolto anche l’Anfiteatro. Non è chiaro se è l’Anfiteatro che riaprirà a Novembre o che, giá aperto, verrà inserito nel percorso della Citta del Natale.
Speriamo vivamente nella seconda ipotesi!
E per finire il proverbio della settimana: “Fuori da l’usci nei ristoranti sia scritto: non cerchi più il sushi. s’assaggi il coniglio fritto”.

Articoli correlati