Un anno speciale per lo sport aretino
Affluenza record di turisti e visitatori, con le immancabili piogge, che ormai fanno della Fiera Antiquaria una delle più importanti risorse idriche del pianeta, dato che pare che anche Greta Thunberg abbia comprato il suo storico impermeabile giallo ad Arezzo in occasione di uno scroscio d’acqua alla Fiera Antiquaria quando, ancora ragazzina, visitò con i suoi genitori la nostra città. Zuppa come un pulcino (giallo per l’appunto) per la pioggia e incazzata perché i genitori non gli comprarono una sega per via della pioggia, da quel giorno lotta per le mutazioni del clima. Ma tornando a questa edizione speciale della Fiera, va dato spazio ad alcuni pezzi da collezione speciali visti nei banchi. Oltre a un tirabusciò in manico di madreperla di fine 700, interessante anche un tira moccoli della stessa epoca, che aldilà del nome che, dato che siamo ad Arezzo, potrebbe creare inganno, si tratta di un marchingegno che tirava gli stoppini di moccoli, candele e ceri in modo da accenderli meglio. Visto anche un tira calzino elettrico che permettva ai calzini, con una piccola scossa elettrica, di evitare di rimanere una palla dopo il lavaggio. Chi brevettò l’invenzione del tira calzino elettrico, rimase però fulminato durante l’esperimento e da quel giorno ad Arezzo, per chi passa a miglior vita, si dice appunto: “Ha tirato il calzino”. Interessante pure un tavolo appartenuto a Giorgio Vasari, con una piccola ciomba al centro dovuta ad un pugno sul tavolo con cui lo stesso Vasari bussò un 25 a picche settimo durante una partita a tresetti. Da collezione anche un bel lampadario in vetro di Murano, a 36 lampade e moccoli (i moccoli si tiravano quando arrivava la bolletta). Bello anche uno schioppo, che però non è un fucile, in quanto rinvenuto in zona Stadio e dell’epoca Arezzo Wave. Subito vendute a ottimo prezzo alcune storiche bambole Barbie da collezione, tra cui Barbie sul Surf, Barbie luci di stelle, Barbie sul Camper Barbie Pic/nic, e la aretinissime e a produzione limitata Barbie arcatta i panni e Barbie cerca i gallinacci, (attualissime), e soprattutto Barbie me caco adosso, col la Barbie messa con una mano davanti e una dietro (come l’Aretino Pietro) mentre corre capelli al vento alla ricerca di un bagno pubblico. Fatto rimane però che anche in questa edizione speciale, l’oggetto più venduto alla fiera è stato l’ombrello e non d’antiquariato!
Finalmente tagliata l’erba in molte rotonde, prati e fossi cittadini, con anche l’aspetto paesaggistico che è cambiato. In settimana una delle poche rotonde con l’erba ancora da tagliare è stata quella del casello autostradale, con il Giostratore raffigurato in legno che come abbiamo già detto qualche settimana fa, più che una lancia avrebbe bisogno di una falce fienaia e il cavallo del Giostratore che ormai è costretto a impennare se vuole vedere qualcosa. Che sia nato così il cavallo rampante cittadino? Si dice che qualche passante in autostrada, diretto a qualche Rave Party, si fermi a dare un’occhiata alla rotonda per prendere la prima confidenza con l’erba e poi ripartire. Ma le continue piogge, alternate a sole, hanno anche avuto effetti positivi con la prima abbondante fioritura di funghi. Molti i gallinacci finora raccolti e con la comparsa anche di alcuni porcini. Complicati da cercare invece gli ordinelli, che, forse perché fanno rima con Ghinelli, son sempre difficili da trovare. Lo stesso Ghinelli è apparso però per fortuna alla meritata festa della Amen Scuola Basket Arezzo, per la bella promozione in serie B al termine di emozionanti play off contro Lucca e Prato e a conferma di un anno speciale per lo sport aretino. Ma già al ricevimento degli stessi giocatori della SBA in Comune, il Sindaco era già risparito in un… Amen, onorando così lo sponsor della squadra!
E iniziata a metà settimana, con le aperture delle attività ricreative nei vari Quartieri, la preparazione alla Giostra del Saracino. Molte le novità attese per questa Giostra, con alcune modifiche per le prove in Piazza, ma soprattutto con la consegna della Lancia D’oro al Quartiere vincitore, che dopo varie ipotesi, è stata spostata al palchetto dell”Araldo, nella zona della colonna infame, o almeno come è popolarmente chiamata. E quindi effettuare una premiazione in un luogo meno appetibile della seppur stupenda Piazza e dove secondo la tradizione si esponevano nomi di malfattori al pubblico ludibrio, è un po’ come celebrare in casa un compleanno nel ripostiglio invece che nel salotto. La soluzione pare sia solo temporanea, il che confermerebbe che si sono accorti che nonostante gli stivali da cerimonia, hanno aciaccato una merda… e sotto Giostra ci sta! L’unica perfetta sarà la lizza per le carriere, che per una settimana sarà l’unica strada di Arezzo senza una buca… beati i cavalli!
Anche ad Arezzo è finito (per la gioia gli studenti ma non sicuramente per genitori e nonni) l’anno scolastico. Sottotono quest’anno le classiche scene dei gavettoni dell’ultimo giorno, forse perché con tutte ste piogge, per un gavettone basta uscire di casa, o forse perché la scuola fa già abbastanza acqua da sé, dato lo scarso numero di insegnanti e molte strutture scolastiche che fanno alzare la testa, non per l’orgoglio, ma per paura che cada qualche pezzo di cartongesso o calcinaccio dal tetto. E pensare che proprio ad Arezzo sono nati fondamenti della scuola attuale. Gli esami di riparazione, ad esempio, infatti furono inventati da un insegnante aretino, di cui non si è mai conosciuto il cognome, ma di nome probabilmente faceva Armando. Ciò si intuiva dalle minacce dei professori aretini fin dal secolo scorso: “Se non studi, te ARMANDO a Settembre!” Anche il sistema di marinare la scuola da parte degli studenti, ad Arezzo assume il nome di “chiodo”. Anche perché ad Arezzo, se si deve marinare qualcosa sono le acciughe, o se si deve dare buca, come dicono da altre parti, ad Arezzo a buche se sta bene anche a scuole chiuse.
Come previsto da questo notiziario, i voucher del Comune per le vacanze, per i genitori dei piccoli studenti chiamati “Tempo Bello”, sono finiti poco dopo la data del “Click Day” e son durati come la Pulenda del Milla, che non fece in tempo ad arrivare il fumo al tetto, che era bel che finita. Sarà che il nome Tempo Bello in questo periodo… fa gola a tutti, ma era facile prevedere un simile successo dell’iniziativa. C’è poco da fare… ad Arezzo ultimamente il TEMPO BELLO o che sia sole, o che siano soldi del Comune, son destinati a durare poco!
E per finire l’oroscopo: è il periodo in cui va tirato fuori l’orgoglio, e quindi non piegatevi mai davanti a niente e nessuno. Se invece trovate gallinacci o porcini, li vi dovete piegare per forza… ma occhio ai dolori!