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lunedì | 31-03-2025

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7 ottobre 2023, attacco di Hamas a Israele e antisemitismo, il Pd aretino non partecipa al voto

Dopo le interrogazioni in Consiglio comunale, è stata approvata stamani, con 11 voti favorevoli, 5 astenuti e un contrario la mozione di Fratelli d’Italia discussa nella scorsa seduta: con essa s’impegna sindaco e giunta a esprimere in ogni sede istituzionale lo sdegno della comunità aretina nei confronti dei gravissimi atti terroristici perpetrati nei confronti del popolo israeliano il 7 ottobre 2023, anche alla luce delle recenti manifestazioni orchestrate da Hamas che hanno preceduto il rilascio di alcuni ostaggi. In questo quadro, viene espressa ferma condanna nei confronti di ogni forma di antisemitismo. Il gruppo consiliare del Partito democratico di Arezzo: “Non abbiamo partecipato al voto sulla mozione di Fratelli d’Italia su Israele”.

“Abbiamo deciso di non partecipare al voto sulla mozione presentata da Fratelli d’Italia a sostegno di Israele dopo gli attacchi di Hamas. Pur condannando fermamente gli attentati del 7 ottobre, riteniamo la mozione proposta non attuale rispetto alla drammatica situazione in Palestina e all’escalation del conflitto”, spiega in una nota il Pd aretino.

“La realtà è ben più complessa di quanto rappresentato da Fratelli d’Italia, tanto da far emergere importanti divisioni all’interno della stessa maggioranza di centrodestra. Nella prima votazione è mancato il numero legale, mentre nella seconda solo 11 consiglieri su 33 hanno votato a favore.

La reazione di Israele si è trasformata in una rappresaglia che ha portato alla distruzione di gran parte della Striscia di Gaza, accompagnata da un’occupazione militare illegittima e da un numero spaventoso di vittime civili, con oltre 50.000 morti, tra cui donne e bambini.

Il Pd, sia a livello locale che nazionale, ha aderito ai presidi e alle manifestazioni di solidarietà per la popolazione palestinese, colpita da questa tragedia umanitaria.

Inoltre, ricordiamo che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è attualmente oggetto di un mandato di arresto internazionale emesso dalla Corte penale dell’Aja, che lo accusa, insieme al ministro della Difesa, di crimini di guerra, tra cui l’uso della fame come arma contro i civili di Gaza”.

Foto Ansa/Sir Agenzia d’Informazione

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