ABB E-mobility, parola alla politica. Galletti e Pierazzi: “Non lasceremo soli i lavoratori”. Il Pd parla di “mancanza di trasparenza”
Dopo la notizia dell’apertura, da parte dell’azienda, della procedura di licenziamento collettivo per 33 dipendenti a tempo indeterminato che svolgono funzioni indirette alla produzione, le sigle sindacali hanno prontamente organizzato lo sciopero per supportare i lavoratori coinvolti. Tantissimi i lavoratori che hanno aderito allo sciopero, a cui hanno preso parte ieri anche i sindaci del Valdarno. Le reazioni di MoVimento 5 Stelle, con Galletti e Pierazzi e del Partito Democratico.
“La notizia dei 33 licenziamenti annunciati da ABB E-mobility a San Giovanni Valdarno è inaccettabile. Dopo esattamente un anno, le intenzioni dell’azienda, già percepite da sindacati e istituzioni, si sono materializzate attraverso una sterile comunicazione via PEC. Intenzioni già al centro di una mozione regionale del M5S, presentata per sollecitare una maggiore attenzione delle istituzioni sulla vicenda.”
Condividiamo pienamente le richieste dei sindacati, che propongono soluzioni concrete come il ricorso agli ammortizzatori sociali per affrontare questa crisi senza sacrificare i lavoratori. La Regione Toscana deve garantire le basi per un confronto costruttivo e orientato alla salvaguardia dei posti di lavoro, evitando che il territorio del Valdarno perda competenze preziose e opportunità future.
ABB opera in un settore strategico che sarà centrale nei prossimi anni. Per questo è essenziale salvaguardare non solo i posti di lavoro, ma anche le competenze dei lavoratori, fondamentali per il futuro industriale del territorio. La politica deve attivarsi con determinazione per garantire soluzioni che vadano oltre la mera convenienza aziendale, costruendo un patto sociale che tuteli sia le persone che il tessuto economico locale.
Esprimiamo la nostra piena solidarietà ai lavoratori e alle loro famiglie. Saremo al loro fianco in questa battaglia, dentro e fuori le istituzioni, per garantire che la loro voce venga ascoltata e che questa crisi trovi soluzioni giuste e sostenibili.”
Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo M5S Toscana, e Tommaso Pierazzi, Coordinatore M5S per la provincia di Arezzo.
Il Partito Democratico Provinciale di Arezzo esprime
“profonda preoccupazione per la grave situazione venutasi a creare presso lo stabilimento ABB E-Mobility di San Giovanni Valdarno. La decisione di avviare una procedura di licenziamento collettivo per 33 dipendenti a tempo indeterminato è non solo sconcertante, ma rappresenta un metodo inaccettabile, in particolare per il fatto che una decisione di tale portata sia stata comunicata tramite mail. Nel 2024, un simile approccio è una grave mancanza di rispetto nei confronti dei lavoratori e delle loro famiglie, che meritano chiarezza, dialogo e un trattamento dignitoso.
Riteniamo particolarmente preoccupante la mancanza di trasparenza sul percorso strategico che l’azienda intende intraprendere, con ricadute potenzialmente devastanti sull’economia di un territorio già messo a dura prova. ABB E-Mobility rappresenta una realtà produttiva di primaria importanza, sia per il numero di lavoratori coinvolti, sia per il ruolo che il settore della green economy riveste nelle prospettive di sviluppo locale e nazionale.
Il Partito Democratico Provinciale di Arezzo si schiera con determinazione al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici colpiti da questa decisione. Siamo pronti a sostenere ogni azione, in tutte le sedi istituzionali e con ogni strumento a nostra disposizione, per tutelare i diritti di chi, con professionalità e dedizione, ha contribuito alla crescita di questa realtà produttiva.
Ribadiamo con forza la necessità di un confronto costruttivo e trasparente tra l’azienda, i sindacati e le istituzioni per individuare soluzioni alternative ai licenziamenti e per garantire la continuità occupazionale. In un momento così delicato, è fondamentale che tutte le componenti politiche, economiche e sociali agiscano con unità e responsabilità.
Il nostro impegno sarà costante e determinato, perché il lavoro e la dignità delle persone vengono prima di ogni altra cosa”.
Il PD di San Giovanni Valdarno, come già quello provinciale, si schiera a fianco dei lavoratori:
“A seguito dell’incontro avvenuto tra i sindacati ed i dirigenti dell’azienda ABB – si legge in un comunicato – il Partito Democratico di San Giovanni Valdarno non può che esternare la propria forte apprensione ed i propri timori per l’esito che ne è scaturito: si parla di ben 33 esuberi come misura intrapresa da parte della sede sangiovannese di Sant’Andrea della multinazionale del settore elettronico per affrontare l’attuale crisi aziendale. Si tratta di un provvedimento rispetto al quale il nostro Partito non può che esprimere la propria riprovazione e la propria viva preoccupazione perché impatta pesantemente sulla vita di decine di famiglie, mina le garanzie sul mantenimento occupazionale, mortifica la valorizzazione delle conoscenze e delle professionalità maturate dai lavoratori in questi anni.
Si tratta di requisiti indispensabili e di punti saldi inderogabili dai quali il nostro Partito, pur essendo ben consapevole delle difficoltà che il settore della mobilità elettrica sta attraversando sia a livello nazionale che nel nostro territorio, non può prescindere e sui quali è necessario si apra un confronto costruttivo.
Il Partito Democratico sangiovannese esprime dunque la propria vicinanza ai lavoratori dell’ABB colpiti da questa ordinanza di licenziamento ed annuncia la partecipazione al presidio organizzato dai sindacati davanti ai cancelli dello stabilimento per il giorno di lunedì 18 novembre 2024, dalle ore 10:00 alle ore 12:00.
Crediamo sia di fondamentale importanza essere costantemente presenti nel dimostrare in maniera esplicita la nostra volontà di supportare i lavoratori e le lavoratrici, così come le organizzazioni sindacali: saremo in prima linea nella pianificazione di attività volte alla difesa del diritto al lavoro ed al contrasto di queste decisioni scellerate ed inique che si ripercuotono così pesantemente sulla vita dei lavoratori e sulle proprie famiglie.
Per contro, appoggeremo tutte le opzioni che possano essere alternative a quelle appena intraprese e che possano risultare eque per entrambe le parti. In questo momento di difficoltà riteniamo indispensabile che i lavoratori e le lavoratrici colpiti dai provvedimenti aziendali siano coinvolti in prima persona nelle decisioni che al momento li vedono soggetti solamente passivi. In questo difficile e complesso frangente il compito delle istituzioni deve essere quello di ricoprire il proprio ruolo a garanzia del corretto evolversi di questa difficile contingenza della dinamica sociale, in totale trasparenza e senza perseguire altri scopi che non siano la salvaguardia di questa importantissima realtà occupazionale.
Tutte le componenti politiche e sociali della città, dunque, sono invitate a dimostrarsi coese a favore delle parti coinvolte, senza interessi o secondi fini alcuni”.