Al capezzale del settore moda: urgono interventi per tutelare lavoratori e aziende
Il Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani ha disposto la convocazione del tavolo di confronto sulla situazione del comparto moda in Toscana per lunedì 18 novembre alle ore 9.00. Sulla crisi del comparto moda interviene il Partito Democratico provinciale di Arezzo, che esprime “profonda preoccupazione per la crisi che sta colpendo il settore della moda in Toscana e in Valdarno, uno dei settori chiave dell’economia locale e regionale, con un elevato numero di occupati e un importante indotto che coinvolge altre attività del territorio.
Il settore moda rappresenta una realtà fondamentale per il Valdarno e la provincia di Arezzo. Riteniamo indispensabile che vengano adottate misure concrete e urgenti per sostenere le imprese e tutelare i posti di lavoro. A tal fine, chiediamo alle istituzioni e al Governo di agire a supporto dell’intero comparto e dell’indotto.
A tal fine occorre:
Estendere la Cassa Integrazione in deroga – Occorre ampliare la cassa integrazione in deroga a più categorie e codici ATECO, includendo tutte le attività della filiera moda e il relativo indotto, così da offrire un sostegno anche a quelle aziende che rischiano di essere escluse dai provvedimenti attuali.
Garanzie sul pagamento della cassa integrazione.
Interventi sul sistema bancario per garantire maggiore liquidità alle aziende misure necessarie all’intero settore per preservarlo da una crisi finanziaria che non consentirebbe nessun tipo di ripresa.
Introduzione del Passaporto Digitale per i Prodotti della Filiera Moda – Chiediamo l’introduzione di un passaporto digitale obbligatorio per ogni prodotto della moda. Questo strumento permetterebbe di tracciare ogni passaggio del ciclo produttivo, assicurando il rispetto delle norme e valorizzando le aziende che operano nel rispetto dei diritti dei lavoratori.
Il Partito Democratico di Arezzo sostiene con convinzione le manifestazioni organizzate dai sindacati in difesa dell’occupazione nel settore moda e si unisce all’appello delle associazioni di categoria e delle istituzioni locali. Già un primo risultato è stato raggiunto con la convocazione di un tavolo regionale, su richiesta dei sindaci del Valdarno, per il giorno 18 novembre. Siamo convinti che con una forte unità di intenti tra istituzioni, sindacati, aziende e categorie economiche sia possibile affrontare e superare questa fase critica, preservando le competenze e le professionalità che rendono la Toscana e il Valdarno poli di eccellenza nel settore moda”.