Alta Velocità, si fa presto a passare dalla risata al pianto
Chi guida la cosa pubblica somiglia a un medico. Così come il medico è chiamato a curare i mali del corpo, un politico dovrebbe risolvere i problemi della comunità.
E voi con quale fiducia vi avvicinereste ad un dottore che invece di occuparsi della vostra malattia si mettesse a fare il buffone in ambulatorio? La stessa domanda vale per chi ha avuto in affido la cosa pubblica: il cazzeggio ogni tanto va bene, ma non può diventare la regola.
Per questo, al di là del merito del problema, non riesco a capire come un assessore regionale, parlo dell’assessore ai trasporti dell’Umbria, possa mettersi al volante di un’auto (spero non fosse un’auto di servizio) per dimostrare che la distanza tra Perugia e la futuribile stazione dell’alta velocità di Creti si possa coprire in “soli” 35 minuti. E per ottenere questo “record” superi abbondantemente, come ha sottolineato il comitato SAVA, i limiti di velocità.
Non voglio stare qui a discutere se sia meglio Creti o Rigutino, tanto sapete come la penso, quello che mi preme evidenziare è che una questione importante, che riguarda il futuro economico di un comprensorio assai vasto, venga ridotta a una prova di velocità a uso e consumo di Facebook o di Instagram.
Questa politica da paese di “acchiappa-citrulli” non serve. Ballerine e pagliacci stanno bene in un teatrino, ma nessuno penserebbe di dar loro in mano un’azienda perché fanno ridere o sono simpatici. Sfortunatamente si fa alla svelta a passare dalla risata al pianto.
