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lunedì | 10-02-2025

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Ampliamento Podere Rota, Galletti e Noferi : “La regione Toscana sta partorendo un topolino”

“Tutti i sindaci intervenuti chiedono che la discarica non venga ampliata per il conferimento di ulteriori 800 mila cubi, in spregio alla salute e alla valenza paesaggistica del territorio, le cui Balze sono famose in tutto il mondo. Sembravano una voce sola oggi i Sindaci di tutti i comuni del Valdarno che sono intervenuti nella seduta della Commissione Ambiente segnalando le criticità dell’ampliamento della discarica, soprattutto nell’esprimere preoccupazione per la relazione di ARPAT che ha denunciato con atti formali l’inquinamento della falda, ma anche arrabbiati per le mancate risposte (da ben otto mesi) della Giunta regionale alle ripetute segnalazioni.

I Sindaci hanno usato parole forti ma proprio per questo temi chiarissimi e quanto mai attuali: “La politica non sia sempre a rimorchio dell’economia”, che alla luce dei recenti avvenimenti sullo smaltimento dei fanghi delle concerie, dovrebbe far riflettere.

Chiedono controlli sanitari sui dati delle incidenze tumorali, chiedono che si fermi l’ampliamento ma anche si rispetti l’impegno preso nel 2014 di chiudere la discarica entro il 2021, dopo cinquant’anni in cui il Valdarno si è fatto carico, per senso di responsabilità, della mole di rifiuti provenienti da Firenze, sempre molto indietro nell’attuazione della raccolta differenziata.

È stata perfino usata la parola “vergogna” che, per le stanze ovattate e il linguaggio leggermente paludato delle commissioni regionali, fa scalpore.

Eppure nessuno si era meravigliato o fatto domande, quando il 4 dicembre scorso l’assessore Monni in conferenza stampa si era compiaciuta dell’incremento del +4% della raccolta differenziata in Toscana, “con punte del 98% nel comune di Lamporecchio” (7400 abitanti). Nemmeno una parola sui dati di Firenze che è la città con il più alto contributo in volume di rifiuti indifferenziati e di cui il Valdarno si è sempre accollato lo smaltimento.

Per l’inerzia della Giunta passata, confermata dall’attuale, oggi siamo all’emergenza dell’emergenza e si lasciano i sindaci da soli a risolvere problemi di portata regionale senza che la Regione nemmeno li informi di cosa sta approntando, se qualcosa, come speriamo, starà facendo, al di là della (inconcludente) inchiesta pubblica appena terminata.

In Commissione è stata anche sollevata la necessità di porre rimedio al fastidio delle sostanze odorigene che dalla discarica di Podere Rota ma anche da altre si riversano sui centri abitati, soprattutto quello di San Giovanni Valdarno, circondato da ben 4 discariche ma proprio ggi per la presidente della Commissione Ambiente ha dato notizia dello scadere, dopo 6 mesi dalla presentazione, della mozione del M5S che chiedeva l’emanazione di una legge regionale che stabilisse i limiti delle sostanze odorigene, dato che siamo fra le poche regioni che ancora non hanno normato questo settore così fastidioso.

Questi sono i tempi della Regione Toscana, lenti come un pachiderma che tuttalpiù riesce a partorire un topolino.

Irene Galletti Presidente del Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle
Silvia Noferi Consigliera del Movimento 5 Stelle
Regione Toscana

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