Arezzo, due proprietà comunali cedute in comodato d’uso gratuito alla Asl
Cedute dal Comune all’Asl Toscana sudest due proprietà immobiliari in comodato d’uso gratuito. Si tratta dei locali al primo piano della ex sede circoscrizionale di Rigutino da destinare ad attività sanitaria e ambulatoriale e di un terreno ubicato in prossimità di via Laschi da adibire invece a parcheggio adiacente alle strutture ospedaliere, in particolare i vicini locali della scuola infermieri, individuate quali sedi della somministrazione di massa dei vaccini. Il comodato d’uso decorrerà da mercoledì 10 marzo fino alla fine dell’anno con possibilità di rinnovo automatico di sei mesi in sei mesi in base al perdurare dell’emergenza sanitaria.
“L’esigenza di portare avanti e a compimento il complesso ed esteso piano vaccinale, che confidiamo parta al più presto – sottolineano Tanti e Merelli – non poteva che vederci assumere una posizione di completa collaborazione. A una specifica richiesta dell’azienda sanitaria, l’amministrazione comunale ha dunque risposto ‘presente’, cedendo per il tempo necessario la disponibilità di spazi e locali. Con il progressivo aumento dei casi rilevati, risulta di prioritaria importanza per la salute pubblica dare risposte rapide finalizzate al contenimento del virus e in quest’ottica, ancora una volta, il Comune c’è con spirito fattivo”.
Asl: ringraziamento al Comune di Arezzo per i locali concessiIl Direttore del Distretto Sanitario di Arezzo – Casentino – Valtiberina Evaristo Giglio ringrazia l’Amministrazione Comunale di Arezzo per la disponibilità e la collaborazione in merito alla concessione degli spazi di via Laschi, zona Pionta, che garantiranno il parcheggio delle persone che si vaccineranno presso la nuova sede vaccinale prevista negli edifici del colle del Pionta. La sede indicata è sostitutiva del Centro Affari e Convegni. Ringrazia altresì per la concessione dei locali della ex circoscrizione a Rigutino. A questo proposito si precisa che, i suddetti locali, non saranno adibiti a sede di vaccinazione di massa, ma bensì saranno messi a disposizione di tre medici di medicina generale che possono utilizzarli come ambulatori e per vaccinarvi esclusivamente i propri assistiti ultraottantenni.