Arezzo, il consiglio comunale ricorda Aldo Ducci

Donato Caporali ha ricordato il profilo umano del sindaco e la sua biografia politica di antifascista, partigiano, azionista, socialista autonomista e membro della massoneria. Caporali ha ribadito che le scelte compiute per Arezzo durate i suoi mandati, “per quanto alcune siano necessariamente da contestualizzare”, mantengono ancora la loro valenza: il nuovo ospedale, le scuole diffuse in ogni frazione, lo sviluppo manifatturiero, l’introduzione delle circoscrizioni, il parco Pertini. “Tutto sempre nell’ambito di un coerente ancoraggio a sinistra”.

“Riconoscenza” è la parola che ha voluto reiterare Marco Donati: “Arezzo ha attraversato in quegli anni una stagione straordinaria che l’ha portata a scalare la classifica nazionale della qualità della vita. La crescita, per certi aspetti tumultuosa, ha condotto a decisioni in ambito urbanistico anche opinabili, ma la bilancia della storia pende nettamente a favore dei meriti, tanto da confermare un giudizio positivo su quell’esperienza”.

Luciano Ralli ha ricordato alcuni aneddoti personali legati alla malattia di Aldo Ducci e alle cure sostenute in terapia intensiva: “una fase della sua vita coincisa con l’inizio della mia carriera politica. Grazie ai colloqui che ci concedemmo in quel delicato momento ho potuto apprezzare di Aldo Ducci la forte personalità, l’attaccamento alla città e l’amore per valori quali giustizia e libertà”.

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