Aumenti Tari, i Cinque stelle: “Brutta sorpresa per gli aretini”
Secondo l’assessore, la rivoluzione sulla gestione dei rifiuti sarebbero i cassonetti cosiddetti “intelligenti”, peccato che dopo anni la loro distribuzione non sia ancora terminata e che l’attivazione della loro apertura tramite tessera sia solo un miraggio, nonostante in altri comuni limitrofi sia già una solida realtà. Probabilmente quando avranno finito la sostituzione dei vecchi bidoni, quelli “intelligenti” già installati saranno ormai vetusti.
Relativamente ai dati della differenziata, non considerando per un attimo la scarsa qualità della stessa (è sufficiente aprire un cassonetto qualunque e darci un’occhiata per sincerarsene), Arezzo certamente non eccelle, siamo stati fermi sul 35-40% per anni, solo recentemente siamo saliti sopra al 50% mancando abbastanza clamorosamente l’obiettivo prefissato del 65%. In città e nei luoghi molto frequentati non esistono bidoncini di raccolta, ma solo i classici cestini indifferenziati, basta andare nei supermercati o nei centri commerciali per prendere atto di ciò.
Il Movimento 5 Stelle ha sempre promosso l’implementazione di una vera raccolta porta a porta, con l’applicazione di una tariffa puntuale in base ai conferimenti.
Perché funzioni veramente, gli addetti alla raccolta dovrebbero poter controllare cosa c’è nei sacchetti, senza la fretta e la furia di dover proseguire con il lavoro di raccolta, ed eventualmente dare indicazioni ai cittadini su come effettuare correttamente la differenziata: anche in questo modo si può contribuire a raggiungere alte percentuali e soprattutto una qualità che permetta l’effettivo riciclo dei materiali.
Sono sufficienti pochi rifiuti conferiti erroneamente per compromettere un’intera raccolta.
Il porta a porta che viene effettuato nell’aretino non rispetta questi criteri, e giustamente i cittadini se ne lamentano e lo considerano un sistema inefficace. Ed hanno ragione perché, fatto in quel modo, non può funzionare.
Un’altra bella sorpresa che attende i cittadini ci sarà dopo dicembre 2023, quando entreranno in vigore le nuove tariffe che prevedono un ulteriore aumento medio del 2,26%.
Ma non ci hanno sempre detto che grazie all’impianto AISA avremmo risparmiato? Tra l’altro ci pare ben poca cosa la promessa di distribuire gratuitamente il biometano prodotto a chi è in pari con la TARI.
Inoltre circa una bolletta su cinque risulta non pagata, è un numero altissimo: come pensano di risolvere questo problema per evitare di far pagare ulteriormente i cittadini virtuosi?
Quando realizzeremo una vera economia circolare?