Aumento tassa di soggiorno, Ghinelli: “Risorse in più per qualificare la città” Ar24Tv
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La giunta ha deliberato questa mattina le nuove tariffe dell’imposta di soggiorno legata alle strutture ricettive situate nel territorio comunale. Le tariffe sono determinate gradualmente in base al prezzo delle stesse strutture, fino a un massimo di 5,00 euro per notte per persona. Nel dettaglio, la tassa ammonterà a 1,50 euro fino a 40 euro di costo del pernottamento, 3 euro da oltre 40 e fino ai 400 euro, 5 euro oltre i 400 euro. Il gettito dell’imposta di soggiorno sarà destinato al finanziamento di interventi legati al turismo, alla manutenzione, alla fruizione e al recupero dei beni culturali nonché ai costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. L’imposta si applica ai non residenti di età superiore ai 12 anni che soggiornano in una delle strutture ricettive indicate e per un numero massimo di 4 pernottamenti. Un’aliquota particolare pari a 1,50 euro a testa a notte è riservata ai campeggi indipendentemente dalle tariffe da questi applicate. Le nuove tariffe entreranno in vigore il 1° maggio 2024, con un gettito stimato di 1.000.000 di euro per l’intero anno. “Arezzo ha investito molto in questi ultimi anni per migliorare l’offerta turistica, un impegno importante da parte dell’amministrazione in termini di servizi che ha significato costi crescenti, di sicuro sostenibili ma che necessitano di risorse, quelle che lo stesso turismo può generare attraverso la tassa di soggiorno e che saranno reinvestite per qualificare sempre più la nostra città in termini di servizi offerti”, hanno commentato il sindaco Alessandro Ghinelli e l’assessore Alberto Merelli.
Confcommercio e Confesercenti
“Raddoppiare la tassa di soggiorno a stagione turistica avviata, senza alcuna concertazione o avviso agli operatori del settore (se non 24 ore) è contro ogni regola di buon senso. Troviamo inopportuno l’aumento, il metodo e soprattutto la tempistica con cui il Comune di Arezzo ha preso una decisione simile”. Le associazioni aretine di categoria Confcommercio e Confesercenti esprimono così il loro dissenso.
La nota congiunta. “Il Comune di Arezzo ieri – 12 marzo – ci ha invitato ad una riunione che si è svolta stamattina – 13 marzo – per annunciare che dal 1° maggio la tassa di soggiorno subirà aumenti sostanziali”, prosegue la nota.
“A suscitare la nostra contrarietà c’è prima di tutto il metodo utilizzato dal Comune: nessun preavviso, nessuna concertazione, nessun rispetto della tempistica con cui il mercato turistico si muove a livello nazionale e internazionale. Gli operatori ci segnalano il rischio di un effetto boomerang che non farà bene all’immagine della città”.
Oltre che sul metodo, le due associazioni intervengono anche sull’opportunità dell’aumento. “Disporre a metà stagione addirittura un raddoppio delle cifre ci pare francamente inopportuno, visto che, nel frattempo, la nostra destinazione non ha raddoppiato il suo valore sul mercato turistico. Perché il Comune non pensa piuttosto a recuperare i mancati introiti dell’imposta con tutti gli strumenti introdotti dalle ultime norme, mettendo in campo una reale politica di contrasto al fenomeno dell’abusivismo?”.
“L’Amministrazione per fortuna ha compreso che sarebbe stato impossibile intervenire ora ritoccando i contratti già stipulati con i tour operator e i turisti individuali, se non con un costo solo a carico delle nostre imprese, per i quali sarà quindi prevista l’adozione di un meccanismo di salvaguardia con l’esenzione dall’aumento”, concludono le due associazioni aretine del terziario.
Scelgo Arezzo
Aumento della tassa di soggiorno in vista? Scelgo Arezzo: “Nessuna concertazione con gli albergatori, la Giunta chiarisca”. “Ci risulta – si legge in una nota di Scelgo Arezzo – che la giunta Ghinelli porterà in approvazione una delibera che prevede un amento della tassa di soggiorno a partire dal 1° maggio. Un aumento che sembra non essere preceduto da un’adeguata concertazione con gli operatori turistici, ma frutto di una decisione unilaterale da parte dell’amministrazione.
Riteniamo che sia un modo di agire frettoloso nei modi e sbagliato nei termini, in quanto ci sono già prenotazioni a sistema in un periodo, come quello primaverile, caratterizzato da un afflusso turistico importante. Una manovra, insomma, che avrà necessarimente un impatto sulle prenotazione degli alberghi, che rischia di esporre gli operatori a qualche brutta figura con i clienti, che richiederà interventi rapidi sui sistemi operativi che regolano le prenotazioni
Ci sentiamo di suggerire all’amministrazione Ghinelli di sospendere un cambio così repentino e di convocare nuovamente gli operatori. Se c’è una reale necessità di aumentare la tassa di soggiorno, la giunta avrebbe dovuto fare i passi necessari in questa direzione, innanzitutto spiegando i motivi di tale scelta”.