Bando integrativo Erp, il Comune di Arezzo delibera la revoca. Manneschi, critiche alla Regione
“Il bando ERP integrativo 2021 così come pubblicato non aveva nulla di contraddittorio o di sbagliato rispetto alla legge regionale 2019, in osservanza della quale è stato redatto. Una formulazione rispondente appieno ai principi condivisi da questa Amministrazione fin dal suo primo mandato, e che ha consentito a tanti aretini, prima penalizzati e sfavoriti dai requisiti che venivano richiesti per la formazione delle graduatorie, di vedere finalmente riconosciuto loro il diritto di avere assegnata una abitazione dopo anni e anni di attesa. Adesso la decisione della Regione Toscana di far decadere uno dei requisiti essenziali alla domanda, ovvero quello del minimo di cinque anni di residenza, rischia di far di nuovo scivolare in posizioni svantaggiose chi vive da sempre o da anni nella nostra città, chi qui è nato e cresciuto e chi qui si è integrato perfettamente, contribuendo con il proprio lavoro e la propria quotidianità alla sua crescita e al suo sviluppo. Il presidente Giani ci ha di fatto costretto alla revoca, scegliendo deliberatamente di sacrificare i diritti dei cittadini storicamente residenti, diritti dei quali quello alla casa è uno dei più sensibili e fondamentali, e favorendo un ritorno a criteri che relegheranno molti di coloro i quali avrebbero avuto priorità a posizioni sfavorevoli. Per il prossimo bando faremo di tutto per individuare anche in quelle ogni strumento possibile a salvaguardare la priorità per gli aretini”. L’assessore alle politiche della casa Monica Manneschi comunica così la decisione della giunta di revocare il bando integrativo ERP 2021, decisione che è diretta conseguenza della pubblicazione nel BURT della legge regionale nr 35 contenente le modifiche a specifici allegati della legge nr 2/2019 “Disposizioni in materia di edilizia residenziale pubblica”. “Quella che da un anno ho la responsabilità di gestire è una delega delicata e complessa che, anche se solo in questo tempo breve, mi ha portato già a contatto con tante storie e tante realtà familiari difficili e bisognose di sostegno. A molte di queste, per il momento, sarà più difficile dare una risposta, a causa di una legge che ha stabilito di sacrificare il legame con la territorialità. Ma difendo la nostra scelta e lavoreremo per continuare a dare risposte di equità”, conclude Manneschi.