Brandi e Meacci: “20 anni fa il recupero dei nostri teatri, cultura motore della rinascita”
“Il maggio 2000 fu un mese fantastico per Monte S. Savino e Castiglion Fiorentino: dopo molti anni vennero riaperti, al termine di un accurato restauro, i due teatri comunali. Le amministrazioni allora fecero una scelta impegnativa , dal punto di vista economico, gli interventi furono onerosi e dal punto di vista politico, perché non fu facile far passare l’idea che la cultura potesse rappresentare un capitale per il futuro. Ci vollero molte discussioni ma alla fine si comprese che bisognava guardare alla crescita non in termini immediati, ma nella prospettiva di anni.
Non è un caso se, in quel particolare periodo della vita amministrativa, oltre ai teatri, furono inaugurati spazi civici, musei e si procurò il restauro di monumenti e opere d’arte. L’idea era quella che le comunità, dovessero ritrovare un’identità più forte e, al tempo stesso, si costruissero le premesse per quello sviluppo turistico che si sarebbe visto maturare negli anni successivi.
Se oggi Castiglion Fiorentino e Monte S. Savino non avessero i teatri funzionati, i musei, i percorsi culturali, sarebbero le stesse cittadine? Noi crediamo di no.
Oggi quelle valutazioni possono apparire datate, ma non è così. Anche in tempi durissimi, come quelli della pandemia, ci si rende conto che la cultura e le strutture a essa collegate sono importanti per una comunità. La nostra speranza è che i teatri tornino presto a essere utilizzati e che la politica ricominci a investire sul futuro”.
Paolo Brandi e Marco Meacci
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