Cambiamenti climatici, a Castiglion Fiorentino mai più piani interrati

L’annuncio del sindaco Mario Agnelli: “chiederemo a tutti di rinunciare alla realizzazione di nuovi piani interrati”. Per il primo cittadino castiglionese anche “l’urbanistica deve adeguarsi agli eventi meteorologici estremi e dobbiamo far di tutto per prevenire gli allagamenti. Ecco perchè aggiorneremo il piano operativo

“Si potrebbe pensare che si chiude la stalla quando i buoi sono già scappati, ma penso che sia sempre meglio tardi piuttosto che mai e che l’esperienza insegna.  Anche l’Urbanistica oggi è chiamata a rispondere alle sfide del cambiamento climatico ed è per questo che nel lavoro di aggiornamento del nostro Piano Operativo chiederemo a tutti di rinunciare alla realizzazione di nuovi piani interrati. Questo potrà consentire di ridurre i fattori di rischio e soprattutto le conseguenze che le alluvioni producono. Vogliamo però che la rinuncia non vada a discapito della qualità architettonica e degli spazi di vita, anzi l’obiettivo è vivere meglio e più sicuri, qualità queste che dovranno andare sempre più di pari passo”.

Così il sindaco Mario Agnelli, guardando alle scelta da prendere, anche rapidamente, per prevenire gli effetti dei fenomeni climatici sempre più frequenti, estremi e devastanti. E’ in questa prospettiva che si deve rinunciare alla realizzazione di nuovi piani interrati di nuove costruzioni, prima che sia davvero troppo tardi.

 “Le piogge che scaricano, in pochi minuti, una quantità d’acqua che di solito eravamo abituati a ricevere in settimane o in mesi, ci devono indurre sia a modificare le nostre abitudini, che a rivedere molte cose, prime fra tutte le regole con cui si costruiscono gli edifici, proteggendo di più il suolo” spiega ancora il sindaco Agnelli.

Che il clima abbia intrapreso una strada, precisa è ormai innegabile. I ghiacciai si stanno sciogliendo, l’effetto serra sta surriscaldando la superficie del pianeta, la deforestazione sta togliendo rifugio a molti animali e aggravando i danni dei gas serra. L’uomo sta distruggendo la sua casa e i danni sono sotto l’occhio di tutti. Tra gennaio e settembre 2024, l’Italia ha registrato un preoccupante incremento di eventi meteorologici estremi, come riportato dall’Osservatorio ANBI sulle Risorse Idriche. Sono stati documentati 1.899 eventi estremi, tra cui 212 tornado, 1.023 nubifragi e 664 grandinate.

Quindi, mentre gli uffici preposti sono al lavoro per aggiornare il Piano Operativo, prende sempre più piede l’idea di non consentire più la realizzazione di nuovi piani interrati, che per loro stessa natura si allagano con la forte pioggia.

E’ bene ripensare quindi” – conclude il sindaco Mario Agnelli – “alla necessità dei volumi interrati, che puntualmente, con le piogge che avremo sempre più intense e più spesso, si allagheranno, mettendo a richio le persone e le cose. Può sembrare forse un provvedimento troppo drastico, ma davvero se volgiamo fronteggiare gli eventi sempre più estremi, bisogna avere maggiore attenzione alla qualità delle progettazioni e a tutti i fattori che contribuiscono a mitigare gli effetti delle piogge, dell’innalzamento delle temperature, in una parola, della tropicalizzazione del clima, comprese le abitudini di vita e con esse gli spazi di pertinenza degli edifici. L’insediamento umano deve recuperare un maggiore equilibrio con la natura, e sarà senz’altro più bello e più sicuro”.

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