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sabato | 21-12-2024

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“Caso” scuole Marconi. Pierazzi: “Non c’è certezza di quando gli alunni torneranno a scuola”

L’istituto, infatti, è chiuso dallo scorso 14 settembre per il crollo di solaio e del controsoffitto di un paio di aule, gli studenti hanno dovuto spostarsi altrove per portare avanti le lezioni ma ad alzare ulteriormente la preoccupazione, circa il rientro in classe, è il capogruppo sangiovannese del movimento cinque stelle Tommaso Pierazzi che si dice abbastanza preoccupato DA questo problema che, almeno per il momento, non riesce ad avere una data certa per la sua risoluzione. “L’incontro – afferma il Pierazzi – doveva servire a dipanare qualsiasi dubbio sulla presa in carico del problema da parte della Provincia di Arezzo, ma al termine della seduta ne siamo usciti più allarmati di prima. Quello che ci preoccupa è che ad oggi la provincia di Arezzo non riesce a garantire un cronoprogramma preciso dei lavori per ripristinare le aule.
Dopo più di un’ora di seduta siamo riusciti a strappare una ipotesi e cioè le vacanze di Natale come riferimento di fine lavori, senza però avere la certezza di quanti alunni torneranno effettivamente in via Trieste.

Non solo questo ci inquieta.
Nell’esposizione in commissione la Provincia, attraverso il suo delegato all’edilizia, non aveva ancora ben chiaro il numero totale delle aule rimaste fuori dopo la convenzione con il Centro Pastorale Guido Guerra di via dei Mille a Montevarchi e quello dei locali delle suore Stimatine in via San Lorenzo a San Giovanni Valdarno.

Come possiamo pretendere che genitori e alunni siano sereni sul loro futuro dell’anno scolastico iniziato da appena un mese.

Ma se oggi un genitore volesse capire se il proprio figlio farà o no la DAD e se potrà seguire le lezioni “tecnico professionali” in aula, la Provincia sa dare una risposta a questa semplice domanda?
La Provincia di Arezzo ha fatto tutto per scongiurare la DAD e dare la possibilità agli alunni di seguire le lezioni “tecnico professionali”?
Non solo non sa risponde a questa semplice domanda ma rimanda la “palla” all’Istituto Scolastico come a far capire che più del “compitino” assegnato la Provincia non farà. “Compitino” ad oggi valutato insufficiente nel risultato.

Abbiamo anche appreso dal delegato all’edilizia scolastica per la Provincia che l’aula magna presente all’interno dell’IP Marconi avrebbe le caratteristiche di “due aule”, quasi a suggerire che per la Provincia di Arezzo andrebbero bene anche le “classi pollaio” super affollate per risparmia qualche euro in questa vicenda.
Come sempre a scapito dell’apprendimento e del diritto allo studio!

Mi domando – conclude Pierazzi – quale valenza possono avere ancora le Province?
Un carrozzone fatto di accordi e accorducci, come è stata l’elezione del Presidente attuale dove Pd e destra si sono messi d’accordo sul nome e sulle poltrone, a scapito ovviamente dei cittadini”.

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