Castiglion Fiorentino, Lucini: “Sos Ospedale della Fratta, bisogna cambiare passo”
“Bisogna cambiare passo. È necessario il rafforzamento dei servizi territoriali, occorre un rinnovato rapporto di fiducia con i medici di base, è essenziale portare nella Casa della Salute di Castiglion Fiorentino i servizi che erano presenti nell’accordo tra Conferenza dei Sindaci e Asl.
Per quanto riguarda l’Ospedale de la Fratta è finito il tempo delle parole. Sono trascorsi quasi due anni da quando la Conferenza dei Sindaci della Valdichiana ha redatto, con la condivisione dei sindacati, l”Atto di programmazione della salute locale’, da allora si è visto ben poco. L’unica cosa è stata il reintegro del nostro ospedale nel P.O. aretino, fatto positivo ma che a oggi non ha portato a risultati significativi. Eppure quando l’ospedale fu inaugurato le premesse erano diverse. Ci dovevano essere un reparto di Chirurgia Generale, uno di Ortopedia, uno di Medicina, la Dialisi, la Cardiologia, un servizio pediatrico e per finire un Pronto Soccorso modernissimo.
Che cosa è rimasto? Sparite le unità complesse di Chirurgia e Ortopedia, rimasta quella di Medicina, ma con una riduzione dei posti letto. La sala operatoria è sottoutilizzata, mancano gli anestesisti, l’Ortopedia si limita a piccoli interventi di traumatologia e questo nonostante fosse stata concordata un’UO di Ortopedia. La Chirurgia, che avrebbe dovuto operare con interventi programmati e con la chirurgia in day surgery, è rimasta senza primario ed è sottorganico. Il Pronto Soccorso è solo una struttura di stabilizzazione e smistamento, perché non può essere affrontata nessuna urgenza, viste le difficoltà d’intervento legate all’assenza di anestesisti, radiologi, chirurghi che lavorano in regime di reperibilità.
Tuttavia non tutti piangono miseria, perché in questi anni c’è chi ha potenziato le proprie strutture. Vogliamo parlare degli investimenti in organico, macchinari e strutture che sono stati fatti per la PMA (Procreazione Medicalmente Assistita). Sarebbe tutto normale se il resto della struttura ospedaliera funzionasse a pieno regime, ma così non è. La PMA sarà pure importante per l’Azienda sanitaria, ma non offre servizi essenziali alla popolazione della Valdichiana. È possibile che si concedano spazi, personale, risorse a una struttura di questo tipo e nel frattempo non si diano risposte ai cittadini che abitano nei nostri comuni?
Le nostre richieste sono semplici: un Pronto Soccorso efficiente, un rafforzamento della Medicina (specie per il settore geriatrico), un consolidamento delle Chirurgia programmata, una implementazione del personale – in particolare degli anestesisti -, un aumento dell’offerta chirurgica nell’ambito dell’Ortopedia Protesica, un servizio rivolto alla salute della donna come era stato concordato. L’abbattimento delle liste d’attesa che in molti casi determinano tempi insopportabili. Potenziamento del Laboratorio Analisi.
Vogliamo per i cittadini dei Valdichiana servizi all’altezza dei tempi, perché non siamo certo da meno di altri territori. A fronte di tutto questo le istituzioni devono darsi una mossa. I sindaci non possono più accontentarsi di promesse, il più delle volte non mantenute. La salute è un bene primario e non può essere relegata all’ultimo posto, né tantomeno può essere un’occasione per fare cassa, implementando servizi che non servono alla nostra gente”.