Concorso “critico” ad Arezzo, il caso arriva in Consiglio regionale
Il caso dello svolgimento del concorso pubblico per la copertura di 1 posto di infermiere, le cui prove (scritta e pratica) si sono svolte ad Arezzo il 21 giugno scorso, approda in Consiglio regionale.
I consiglieri Pd Enrico Sostegni, presidente della commissione Sanità e Marco Niccolai, responsabile del settore per la segreteria regionale del partito, hanno infatti presentato un’interrogazione – firmata anche dagli altri componenti Pd della commissione Vincenzo Ceccarelli, Federica Fratoni, Donatella Spadi e Andrea Vannucci – per chiedere al presidente Giani “se non ritenga opportuno attivarsi nei confronti di ESTAR, ai fini di conoscere quali siano le cause che hanno prodotto le criticità concernenti le modalità di svolgimento del concorso pubblico in oggetto, oltreché per valutare, congiuntamente al medesimo Ente di supporto tecnico-amministrativo regionale, gli eventuali accorgimenti da intraprendere per evitare il possibile ripetersi di tali problematiche”.
Le criticità a cui fanno riferimento i consiglieri Pd, ampiamente riportate dagli organi di informazione, riguardavano sia i contenuti delle prove che l’organizzazione dello svolgimento del concorso.
«Anche il presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche interprovinciale Firenze Pistoia – ricordano Niccolai e Sostegni – ha presentato richiesta ufficiale nei confronti di ESTAR di poter prendere visione dei contenuti delle prove concorsuali, a seguito di svariate segnalazioni ricevute dai concorrenti: nello specifico, per quanto riguarda le prove scritte, viene contestata una mancanza di pertinenza degli argomenti trattati rispetto alle competenze infermieristiche da valutare e selezionare. Inoltre, sono state evidenziate problematiche relative all’organizzazione, sia in relazione all’alto numero di concorrenti concentrati in un unico giorno, seppur suddivisi in due turni, sia a causa delle alte temperature esterne che hanno provocato lievi malori ad alcuni partecipanti al concorso, così come segnalato dal presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Arezzo.
Crediamo che sia necessario chiarire le cause di tali criticità, soprattutto perché in futuro non abbiano a ripetersi. La figura dell’infermiere – concludono Niccolai e Sostegni – riveste importanza e centralità all’interno del sistema sanitario: occorre quindi dedicare all’organizzazione dello svolgimento delle prove concorsuali il massimo dell’impegno per garantire ai partecipanti condizioni adeguate».