Confindustria Toscana Sud ai candidati alle regionali: ecco le nostre richieste
Il presidente generale Paolo Campinoti affiancato dal presidente della delegazione di Arezzo Fabrizio Bernini ha illustrato alla stampa e ai candidati di Siena presenti il lavoro di riflessione e condivisione portato avanti con la struttura di Confindustria Toscana Sud, che fotografa in modo chiaro, preciso, efficace lo status e le necessità delle tre provincie tramite 10 obiettivi strategici e trenta azioni possibili e necessarie che vengono richieste alla prossima squadra di governo della Regione.
Il presidente generale ha sottolineato in modo chiaro come questo documento nasca dall’urgenza e dalla necessità di fotografare e documentare in modo indelebile e al contempo propositivo verso il governo regionale prossimo ciò che il tessuto economico della Toscana del Sud chiede per sopravvivere e riscostruire un nuovo futuro. Il tempo del COVID è una dolorosa e complicata fase in corso, serve per gli imprenditori la sicurezza di poter contare su comportamenti e scelte efficaci da parte della politica, ora come mai è necessario un gioco di squadra tra le parti che compongono l’intero tessuto economico e sociale dei territori.
La coesione della Toscana è la base su cui costruire i nuovi pilastri per il domani, in modo netto Campinoti ha così evidenziato le sue speranze che racchiudono quelle di tutti gli imprenditori della Toscana del Sud:
“Non possiamo prescindere da lottare tutti insieme per una Toscana forte, basata su un’integrazione di territori, di tutti i territori! Lo sviluppo è il nostro mantra, il vaccino verso la crisi che ci sta togliendo il fiato. Lo sviluppo in una società ormai incontrovertibilmente globalizzata non può prescindere dalla capacità di attrarre capitali di finanziamento stranieri che contribuiscano a far crescere, sviluppare, modernizzare le nostre realtà economiche e renderle sempre più competitive nella sfida dei mercati internazionali. Arezzo, Siena, Grosseto e le loro imprese hanno delle forti punte di diamante, ad esempio settori quali l’oro, il camper, il turismo, l’agroalimentare, la meccanica di precisione, le scienze della vita sono realtà costruite e mantenute con il tempo che adesso hanno bisogno di ulteriore slancio e prospettiva di crescita.
La Toscana del Sud ha una geografia morfologica affascinante e complessa, ma al contempo anche quella economica ed imprenditoriale vede tante realtà con diversificate vocazione all’impresa, come evidenziato dai cosiddetti distretti territoriali (ad esempio la Valdelsa, il Valdarno, la Valdichiana), veri e propri modelli di integrazione produttiva che devono essere sostenuti con specifiche politiche regionali, in una visione strategica comune di sviluppo.
Voglio quindi ribadire i nostri dieci obiettivi strategici, che sono crocevia ineludibile per il nostro futuro economico e sociale:
1) più giovani nella Toscana del Sud;
2) incremento delle azioni per un’economia circolare della Toscana del Sud;
3) incremento delle infrastrutture per la mobilità;
4) valorizzazione del patrimonio immobiliare e paesaggistico per attrarre nuovi turisti, nuovi lavoratori, nuovi cittadini;
5) digitalizzazione diffusa;
6) incremento delle competenze individuali per accompagnare lo sviluppo tecnologico delle imprese ed evitare la perdita di opportunità per lavoratori e giovani nel mercato del lavoro;
7) sviluppo delle politiche per il settore agroindustriale anche nell’ottica della valorizzazione della vocazione turistica;
8) sviluppo del distretto delle ‘Technological Valleys’ in provincia di Arezzo;
9) sviluppo del settore manifatturiero nella provincia di Grosseto;
10) Siena capofila regionale nelle scienze della vita”.
Il presidente della Delegazione di Arezzo Bernini ha aggiunto: “Nel documento presentato sono riportati obiettivi strategici e proposte di azioni che vogliono essere uno stimolo concreto per proiettare il nostro territorio verso il 2030. Tra gli altri: il raggiungimento di un livello di digitalizzazione diffusa sia nelle aziende che nei territori; l’incremento delle competenze individuali per evitare la perdita di opportunità per lavoratori e giovani nel mercato del lavoro; lo sviluppo del distretto delle ‘Technological Valleys’ in provincia di Arezzo, territorio caratterizzato da un’alta concentrazione di imprese che realizzano direttamente o in filiera, produzioni ad alto valore aggiunto e tecnologicamente avanzate nei settori dell’information techonology, della meccanica di precisione, della sicurezza e della robotica“.
“Altro obiettivo fondamentale reputiamo sia l’incremento delle azioni per la realizzazione di una reale economia circolare nel territorio regionale, supportando le aziende nel ridurre al minimo lo scarto e favorendo la crescita di impianti in grado di trasformare rifiuti in materia prima. Basilari a questo fine sia l’istituzione di tavoli di confronto permanenti con le associazioni di categoria per l’elaborazione di soluzioni condivise, sia lo sviluppo di un programma educativo che trasmetta a giovani ed adulti i valori e i vantaggi dell’economia circolare. Infine, l’incremento delle infrastrutture per la mobilità e la connettività. Per evitare il rischio di emarginazione socio-economica il nostro territorio deve essere ben connesso con l’esterno sia fisicamente che digitalmente. A questo riguardo risultano prioritari il completamento/realizzazione degli assi viari principali per il trasposto su gomma e ferro, la copertura della banda larga dalle aree industriali fino alle località più remote e la messa in sicurezza delle aree soggette a rischio idrogeologico.
Di tutto questo parleremo martedì 15 settembre alle ore 15 presso la nostra sede (Arezzo, via Roma 2), nel corso di un incontro che abbiamo organizzato con Vincenzo Ceccarelli (assessore alle infrastrutture e alla mobilità della Regione Toscana e candidato alla carica di consigliere per le prossime elezioni regionali nella lista Pd) ed Alessio Mattesini (presidente del Consiglio comunale di Arezzo, candidato alla carica di consigliere per le stesse elezioni nella lista Forza Italia)”.
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