Criminalità in città, decoro e sicurezza ex Area Lebole e ex Enel: le interrogazioni in Consiglio comunale
Fra le domande poste, quali sono le azioni previste per ridurre degrado e fenomeni di criminalità e se è mai stato utilizzato il cane antidroga dagli agenti della polizia municipale; se ordinanze per il rispristino di decoro e sicurezza analoghe a via Filzi non siano previste anche per l’area ex Lebole, per il palazzo ex Enel di via Petrarca e se i lavori su quest’ultimo contemplino di sopraelevarlo rispetto all’attuale configurazione; i tempi per la discussione in Consiglio Comunale di un nuovo piano organico condiviso con i cittadini per l’installazione delle antenne di telefonia; con quali modalità le famiglie i cui figli sono in lista d’attesa per i nidi sono state informate sul fondo di sostegno per la copertura delle spese da loro affrontate per servizi educativi alternativi; i costi della vigilanza privata attivata per il controllo dei giardini Porcinai e su chi ricadono; in quali termini avverrà la demolizione dei ponti giudicati a elevata criticità dopo l’alluvione del 27 luglio 2019 e quali percorsi alternativi saranno attivati per garantire il transito dei mezzi; i tempi per il completamento dei lavori al parco pubblico di via Giovanni Acuto e per la sua riapertura; costi e data di ultimazione dei principali lavori pubblici attualmente in essere, ovvero tunnel e casa della salute in zona Baldaccio, sede della polizia municipale, viabilità di via Fiorentina; quali azioni verranno intraprese per sbloccare lo stallo del cantiere di via Fabio Filzi, per impedire l’accesso improprio nell’area, per obbligare il proprietario a ottemperare a tutti i punti del dispositivo delle ordinanze emesse ad aprile, se esiste un piano B per quell’edificio o per una diversa localizzazione della sede della PM.
Nelle repliche, è stato precisato che la sagoma del palazzo ex Enel resterà quella prevista da un procedimento del 2014 che già contemplava una maggiore altezza. Il tetto sarà però a terrazza e non più a capanna; il piano per le antenne vedrà un processo partecipativo prima di essere portato in Consiglio Comunale e adottato presumibilmente a settembre o durante il prossimo autunno; tutti i nuclei, 89, con figli in lista d’attesa sono stati informati della possibilità di fruire dello specifico contributo tramite contatti diretti e puntuali via mail, famiglia per famiglia, e 24 hanno deciso di beneficiarne; l’intervento più urgente sui ponti è in fase di appalto e riguarda quello che insiste sulla strada vicinale Ca de Frati mentre per gli altri l’intento è avviare un confronto con la Regione per valutare le soluzioni migliori; le opere al parco di via Acuto sono in fase di collaudo e la volontà è aprirlo entro giugno; su via Filzi, l’intento è tenere in piedi il rapporto con il privato finché possibile, per chiudere positivamente un percorso sul quale sono in corso valutazioni che investono risvolti giuridici e convenienza economica. Un eventuale piano B partirebbe dalla chiusura delle trattative con l’attuale soggetto, seguita da una proposta d’acquisto dell’immobile da parte del Comune in vista di una nuova gara d’appalto.
Sulle interrogazioni relative alla sicurezza e sugli altri lavori pubblici più importanti saranno fornite risposte scritte.