Crisi settore orafo, si muovono i parlamentari del territorio: lettera a Patuanelli e Gualtieri

Sono gli Onorevoli Susanna Cenni, Felice Maurizio D’Ettore, Luca Migliorino, Stefano Mugnai, Tiziana Nisini, Piercarlo Padoan, Maria Elena Boschi, Cosimo Maria Ferri, Chiara Gagnarli, Tommaso Nannicini, Riccardo Nencini, Manfredi Potenti, Alessia Rotta e Elisabetta Ripani. {rwattachments}
Egregi Ministri,
il settore orafo-argentiero, i cui rappresentati abbiamo incontrato in una serie di occasioni nelle scorse settimane, costituisce , con oltre 8500 aziende e 32000 addetti, uno dei comparti manifatturieri d’eccellenza del Made in ltaly; i principali distretti produttivi nazionali sono localizzati nelle province di Arezzo, Vicenza e Alessandria: in questi poli sono concentrati quasi un terzo delle imprese nazionali e la metà degli addetti; le esportazioni complessive si attestano a oltre 7 miliardi di euro di contro valore, con una incidenza sul totale dell’export nazionale pari all’1,5 per cento; in particolare il distretto produttivo orafo di Arezzo è il più importante del settore a livello nazionale per imprese, addetti ed export (1.202 aziende, 7.964 addetti e 4 miliardi di export); quello orafo-argentiero rappresenta quindi un comparto trainante per l’economia aretina e toscana ed un volano prezioso per promuovere le opportunità offerte dall’economia circolare. il settore orafo-argentiero è stato fortemente colpito dalla crisi innescata dal Covid 19, che ha inficiato l’organizzazione produttiva e la struttura finanziaria delle aziende e ha prodotto effetti dirompenti sull’offerta, sulla fiducia tra gli operatori economici e sulla domanda; le stime di Federorafi – Centro Italiano della Moda sugli effetti della pandemia sul comparto orafo aretino indicano un dimezzamento del fatturato nel primo trimestre 2020, nonostante le buone performance registrate fino a metà febbraio; Andamenti maggiormente negativi sono attesi con la prossima fase della crisi post pandemia, a causa soprattutto della mancanza di ordini esteri e delle prospettive sfavorevoli di breve e medio termine anche in relazione a possibili nuovi ondate di contagi. Si aggiungono a tali criticità le problematiche legate alle oscillazioni del prezzo dell’oro, che creano incertezza nei grandi acquirenti, inducendoli a rinviare gli acquisti , in attesa di valutazioni più convenienti. Alla data del 7 giugno scorso sono 8.113 le domande di cassa integrazione in deroga per Covid-19 presentate nella provincia di Arezzo. I rappresentanti del settore da noi incontrati hanno espresso la necessità di garantire alle imprese del settore la liquidità indispensabile per sostenere la continuità produttiva ed occupazionale, anche attraverso provvedimenti ad hoc che prevedano la notevole incidenza del costo della materia prima nei fatturati delle imprese. Segnaliamo anche che il 5 settembre 2018 il nostro paese è stato ammesso alla Convenzione sul Controllo e la Marchiatura degli Oggetti in Metalli Preziosi (“Convenzione di Vienna”): un trattato che ha lo scopo di “facilitare il commercio internazionale degli oggetti in metalli preziosi, garantendo, nel contempo, un’adeguata tutela del consumatore”. Ad oggi le nazioni che hanno aderito a tale trattato sono: Austria, Cipro, Croazia, Danimarca, Finlandia, I Irlanda, Israele, Lettonia, Lituania, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Svezia, Svizzera e Ungheria; La Convenzione però ad oggi non è stata ancora ratificata dall’Italia. Questi ritardi non consentono quindi alle nostre aziende di utilizzare le agevolazioni previste: come ad esempio la libera circolazione di gioielli marchiati secondo le procedure della Convenzione stessa all’interno dei paesi aderenti. Per discutere di questi problemi relativi al settore, della necessità di risposte, alcune immediate, altre più di prospettiva, chiediamo al Governo di volere attivare con urgenza un tavolo nazionale di confronto per individuare le misure necessarie per rilanciare e tutelare l’attività di un settore strategico per numerosi territori e vanto del Made in Italy nel mondo. Chiediamo inoltre di valutare la previsione di misure ad hoc per il settore eventualmente anche con riguardo alla introduzione di norme emendative nell’ambito del c.d. DL “RILANCIO”. Siamo disponibili ad un incontro quando i Ministri lo riterranno opportuno.
Certi della vostra attenzione, salutiamo cordialmente
On Susanna Cenni – On Felice Maurizio D’Ettore – On Luca Migliorino – On Stefano Mugnai – Sen Tiziana Nisini – On Piercarlo Padoan – On Maria Elena Boschi – On Cosimo Maria Ferri – On Chiara Gagnarli – Sen Tommaso Nannicini – Sen Riccardo Nencini – On Manfredi Potenti – On Alessia Rotta – On Elisabetta Ripani
Il ringraziamento della Camera di Commercio di Arezzo-Siena ai parlamentari del territorio per essersi fatti promotori della richiesta di un tavolo nazionale di confronto sul settore orafo.
Il Presidente Massimo Guasconi ed il Segretario Generale Marco Randellini intendono pubblicamente ringraziare i parlamentari eletti o residenti nel territorio dell’Ente camerale che hanno condiviso le preoccupazioni ed accolto le richieste provenienti dal sistema orafo aretino. Gli undici rappresentanti della Camera dei Deputati ed i tre Senatori, alcuni dei quali hanno anche portato il loro contributo di idee e di proposte nel corso di due webinar di confronto promossi dalla Camera di Commercio e dalla Consulta provinciale Orafa, hanno infatti sottoscritto congiuntamente un documento indirizzato al Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli e al Ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri.
Il documento richiede, ai due rappresentanti del Governo, una serie di interventi a tutela del comparto nazionale della gioielleria ed oreficeria ad iniziare dalla convocazione di un tavolo nazionale deputato alla individuazione degli interventi più urgenti a sostegno di uno dei settori che ha maggiormente risentito delle conseguenze economiche derivanti dall’emergenza Covid 19. I firmatari, appartenenti sia alla maggioranza che all’opposizione parlamentare, hanno inoltre fatto proprie le proposte avanzate congiuntamente da Ente camerale e Consulta Orafa per la modifica dell’art. 25 del decreto legge ”Rilancio” e per una rapida ratifica da parte italiana della Convenzione di Vienna che permette una più facile commercializzazione internazionale delle produzioni in metalli preziosi. Come Ente camerale siamo impegnati a coinvolgere le Camere di Commercio di Alessandria e Vicenza nel sostegno a proposte ed interventi, come quello dei nostri parlamentari, di cui potrà beneficiare l’intero sistema italiano della gioielleria ed oreficeria. Un sentito ringraziamento va anche alla Consulta Orafa Provinciale ed a tutti i rappresentanti istituzionali della Regione, della Provincia e del Comune di Arezzo impegnati a sostegno di un settore così strategico per l’economia della provincia e che stanno anch’essi operando per sensibilizzare i pari livelli istituzionali degli altri distretti orafi italiani.