Dalla fibra ottica alle fiammate, Gamurrini contro Butali. Annunciato lo scambio di denunce

In questi due mesi di moscissima campagna elettorale perché non si è sentito e visto nessuno (veramente, sembra che non si voti) ho auvto voglia di entrare nel merito di alcuni argomenti. Ho anche molte argomentazioni per screditare una persona ma non l’ho fatto, perché mi ritengo un po’ superiore“, dice in una diretta Facebook Gamurrini. Però, dopo il filmato di cui è entrato in possesso, il vicesindaco ha cambiato idea: “Su un’altra persona qualcosa da dire in realtà ce l’ho. Vi dirò chi non votare“.

“Non dovete votare un giullare, un buffone, un funambolo che si è candidato sindaco ma che forse non sarebbe in grado neanche di fare la calza.

Caro Fabio Butali – io ho il coraggio di fare nome e cognome perché non sono un codardo come te, non sono un senza p…, un eunuco, un cogl…, perché te sei un cogl…, e mi permetto di dirlo perché ho gli argomenti per dirlo -, se tu fai la campagna elettorale cercando di screditare il sottoscritto, facendo passare il messaggio che io abbia fatto fare degli interventi funzionali a un interesse privato, non solo ti sbagli di grosso ma sei un cogl…

Candidati e presenta qualcosa di concreto. Se pensi che abbia fatto qualcosa di scorretto denunciami, querelami come farò io la settimana prossima, con calma. Sicuramente andrà nel dimenticatoio così come ci sono andate altre denunce che ho fatto, nonostante sia stato sollecitato dal Procuratore a farle perché non è giusto offendere. Ecco, stavolta offendo io ma a ragion veduta. Caro Fabio Butali, sei un cogl…, un senza p…, un eunuco, te lo ripeto, perché tutto puoi dire ma non potrai mai cercare di scretidare me e di indurre il pensiero che abbia fatto qualcosa di scorretto per un interesse privato. Quindi cari aretini, se un minimo di fiducia nei miei confronti ce l’avete, non votate quel cogl… di Fabio Butali. Buona cena a tutti”.

Il vicesindaco posta il video in questione. Protagonista il candidato Fabio Butali che in piazza Zucchi invita gli aretini a farsi una domanda sul perché “la fibra è arrivata a San Leo prima di arrivare a Saione“. “Forse perché c’è qualche amministratore illuminato che ha preferito farla arrivare a casa“, aggiunge Butali nel filmato.

La reazione compare sempre sui social, dove il candidato sindaco di Prima Arezzo pubblica un lungo post: “La brutta vicenda che ha coinvolto la mia persona, oggetto delle calunnie e delle offese da parte del vicesindaco Gamurrini, non può passare in silenzio“.

“Ovviamente a tutela della dignità mia personale, ma anche delle persone che con entusiasmo, passione ed abnegazione hanno aderito al progetto di Prima Arezzo, ho dato mandato al mio legale di procedere nelle sedi opportune. E qui finisce la parte meno importante, quella delle beghe giudiziarie personali.

La cosa veramente importante invece da tenere ben presente ed a mente è che ieri sera ciò che abbiamo tutti ascoltato rappresenta l’esatto contrario di quel tratto ed educazione che ci si dovrebbe sempre aspettare da un pubblico amministratore, soprattutto in una competizione elettorale che, a memoria, non ho mai visto scivolare così in basso, pur nei più accesi dibattiti.

L’attuale vicesindaco Gamurrini, con la supponenza che molti gli riconoscono, oltre a tutto ciò che ha detto (ci mancava mi desse anche del bipolare!) ed al come lo ha detto, ha anche tradito un aspetto che pure aveva sempre e pubblicamente rimarcato, anche nel ruolo che ricopre come assessore e come figurante della Giostra del Saracino, che è quello del rispetto delle regole all’interno di una competizione, per quanto aspra e spigolosa possa essere.

Ora mi aspetto che, vista la carica istituzionale rappresentata da Gamurrini, l’attuale sindaco, in carica fino a lunedì, prenda al più presto le distanze, a nome anche della Giunta, da un comportamento che, a nostro parere, lede oltre che la mia e quella di tutta la lista che rappresento la dignità di tutti gli organi istituzionali aretini, dalla Giunta al Consiglio, che trovano il loro fondamento in quei principi fondamentali e basici di educazione e rispetto che hanno sempre caratterizzato la mia vita, professionale e personale.

Per quanto ci riguarda finiremo la campagna elettorale con lo stesso entusiasmo con il quale l’abbiamo iniziata. Anzi, se mi è permesso, perseguendo con stimoli ancora più forti l’obiettivo di riportare Arezzo e, a questo punto, anche le istituzioni che la rappresentano ai livelli degni del suo nome. E le reazioni a questa brutta vicenda avute e manifestate da alcuni personaggi che, dall’alto del ruolo politico o professionale ricoperti, dovrebbero essere d’esempio, dal sorrisetto di assenso alla standing ovation, dimostrano meglio d’ogni altra cosa chi finora ha gestito la nostra città e quanto distanti siamo dai livelli di cui sopra. Viva Arezzo”.

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