Decreto Sicurezza, Ceccarelli e Fossi: “Norma ideologica e incostituzionale, la Regione non resterà in silenzio”

Il 13 aprile 2025 è entrato in vigore il nuovo “decreto Sicurezza”, approvato dal Consiglio dei ministri il 4 aprile. Il decreto introduce misure significative in materia di ordine pubblico, giustizia penale e gestione carceraria. Principali disposizioni del decreto: reato di “rivolta in carcere”: Viene introdotta una nuova fattispecie penale che punisce con la reclusione da 2 a 5 anni le lesioni personali provocate a ufficiali in servizio durante rivolte carcerarie. Limitazioni alle proteste dei detenuti: Il decreto limita la possibilità di protestare per i detenuti, anche nella forma non violenta della «resistenza passiva». Il decreto ha suscitato critiche da parte di associazioni di avvocati penalisti e organizzazioni per i diritti umani, che ritengono le nuove norme eccessivamente punitive e potenzialmente lesive dei diritti fondamentali dei detenuti. Sul Decreto Sicurezza intervengono Ceccarelli e Fossi ( Pd): “Norma ideologica e incostituzionale, la Regione non resterà in silenzio”. Il Gruppo PD in Consiglio regionale Toscana presenta mozione contro il DDL Sicurezza.
“Il cosiddetto DDL Sicurezza, recentemente approvato, è un provvedimento pericoloso, profondamente ideologico, figlio del peggior populismo. Non solo fa arretrare la società italiana sul piano dei diritti fondamentali, ma infligge un colpo durissimo a settori economici emergenti e innovativi, come quello della filiera della canapa legale”.
Lo dichiara il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale della Toscana Vincenzo Ceccarelli, annunciando la presentazione di una mozione urgente, con cui si chiede alla Giunta regionale di valutare se vi siano profili di incostituzionalità nella legge di conversione del decreto, e – in caso positivo – di attivarsi per promuoverne l’impugnazione dinanzi alla Corte Costituzionale.
Sullo stesso tono la dichiarazione del Segretario regionale del Pd Emiliano Fossi. “Come Partito democratico della Toscana condividiamo e sosteniamo con convinzione e l’atto presentato dal gruppo Pd del Consiglio regionale contro il decreto sicurezza, perché si tratta di un provvedimento liberticida e autoritario che calpesta i principi fondamentali della nostra Costituzione. Questa destra continua a ricorrere allo strumento del decreto legge su materie così delicate, aggirando il dibattito parlamentare e cercando alibi per comprimere diritti e libertà. Il Governo, con questa norma, tenta di mettere il bavaglio al dissenso e di intimidire chi manifesta pacificamente: punisce la resistenza passiva, inasprisce le pene per chi protesta e criminalizza il conflitto sociale. È un impianto repressivo, pensato più per compiacere Salvini che per garantire vera sicurezza ai cittadini e alle cittadine. Siamo di fronte a un attacco diretto allo stato di diritto, a un uso distorto delle istituzioni per fini ideologici. La Toscana, terra di diritti e antifascismo, non può restare in silenzio di fronte a questa deriva. Difendere la libertà di espressione, di manifestazione, di dissenso, è oggi un dovere politico e morale.”.
“Per ragioni puramente ideologiche il Governo – prosegue Ceccarelli – ha anche messo nel mirino un intero comparto agricolo e manifatturiero, fatto di migliaia di imprese e lavoratori, spesso giovani e ben formati, che negli ultimi anni hanno investito nella canapa industriale a basso contenuto di THC, perfettamente legale ai sensi della legge 242/2016. Basti dire che La Commissione Europea ha aperto un’indagine per valutare la conformità delle disposizioni sulla canapa con i trattati e il diritto dell’Unione Europea, in particolare riguardo all’equiparazione della cannabis light alla droga”.
“Per questo – conclude il capogruppo PD – chiediamo che si valuti l’opportunità di impugnare la legge, come previsto dallo Statuto regionale. La Toscana ha il dovere di difendere la legalità costituzionale, i diritti civili, e le proprie imprese da un attacco che è prima di tutto politico, non tecnico, e come tale va respinto con forza.”