Dispersione scolastica, Berneschi: “Arezzo al 22%, sopra la media italiana”

Morena Berneschi, candidata di punta nel polo civico Arezzo nel Cuore – Forza Italia per le elezioni amministrative della città di Arezzo, ha le idee molto chiare sui primi passi da affrontare nel prossimo futuro.
Fra le priorità i giovani e il lavoro. Presente e futuro.
Cosa fare?

“I sussidi proposti fino a oggi, in questo periodo di pandemia e di chiusura totale, sono stati preziosi per sopravvivere e ripartire; ma non possono essere considerati investimenti per il futuro”, spiega Berneschi, forte di una serie di lettere che le arrivano quotidianamente all’indirizzo di posta aperto proprio per dar voce alle segnalazioni su disservizi e idee innovative per la città: berneschi@arezzonelcuore.it.

In questo momento d’incertezza dobbiamo essere vicini ai giovani investendo nel loro futuro attraverso azioni concrete”, continua Berneschi, “come i progetti del programma Ue sulla ‘Next Generation (Recovery Fund) da presentare alla Comunità Europea.
Sono tutti strumenti concreti a sostegno delle imprese e dei giovani per riprendersi dalla crisi e superarne gli effetti per riemergere più forti. Altro che navigator!”, conclude Berneschi lanciando una stoccata alla politica del reddito di cittadinanza.
“Un dato della mia città che mi ha preoccupato è quello della dispersione scolastica che raggiunge il 22% rispetto alla media italiana del 14% ! Eppure Arezzo è una città dove la cultura ha sempre fatto da collante nei secoli. Dobbiamo invertire questa rotta e investire utilizzando i fondi europei e facendo un patto fra azienda e scuola. Essere vicino ai giovani significa anche investire nella loro preparazione e formazione per evitare che la mancanza di conoscenze e competenze sacrifichi i loro redditi futuri e prima ancora li obblighi a ritrovarsi in una condizione di disagio sociale, rispetto alla quale la comunità si ritroverebbe costretta ad assumersi le responsabilità a causa della mancata prevenzione. E io penso che potremo riuscirci ripensando a un modello più in linea con i nostri tempi, senza abbandonare i principi generali che ci hanno guidato in questi anni e che ci hanno portato fino a qui”, dichiara Berneschi.

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