Donati torna all’attacco: “FdI non aiuta Ghinelli e si gira dall’altra parte rispetto i problemi della città”

“La cosa curiosa – dichiara Donati – è che i dirigenti locali del partito di Giorgia Meloni hanno scelto il silenzio. Nessuna risposta da parte di FdI è arrivata.

Di questo silenzio provo a dare un’interpretazione. Fratelli d’Italia vuole mantenere i posti in giunta e nelle partecipate che questo mandato ha consentito di ottenere, mentre, rispetto ai problemi che vive la città, si gira dall’altra parte. Tutto legittimo, ci mancherebbe. Salvo che a farne le spese, di questo atteggiamento, sono i cittadini. Ovviamente i dirigenti locali di FdI si guardano bene dal difendere Ghinelli perché questo significherebbe assumersi la responsabilità politica dell’attuale azione amministrativa. Quando ci saranno le nuove elezioni si cercherà di far finta di nulla facendo ricadere le colpe sul sindaco attuale.

Un atteggiamento rischioso perché le elezioni cortonesi hanno insegnato che il voto è strettamente connesso ai leader nazionali e spesso non riflette le scelte dei dirigenti locali.

Nel frattempo, però, segnaliamo che – alle nostre domande sull’eventualità di continuare con questa esperienza amministrativa – hanno risposto due esponenti della formazione politica che può essere definita “Dei supermercati”. Capiterà a tanti di avere nel borsello tessere di alcuni supermercati così da approfittare di offerte diverse. Stessa cosa sta accadendo con alcuni esponenti di Ora Ghinelli, che ormai hanno in tasca la tessera dei Civici, quella di Noi Moderati e di recente hanno aggiunto quella di Forza Italia. Alla bisogna, si tira fuori la tessera giusta con cui ci si vuole presentare alla città.

E mentre definiscono le nostre esperienze “isolazionismo civico” loro si isolano dagli elettori parlando di schemi, primarie, alleanze e dimenticandosi le buche per le strade, i cantieri infiniti che sconvolgono la viabilità, le difficoltà di tanti cittadini e tante cittadine.

Faccio un nuovo appello ai partiti che guidano la città: meno alchimie politiche e più ascolto dei vostri concittadini, Arezzo ne ha particolarmente bisogno”.

 

 

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