Edilizia residenziale pubblica, Cinque stelle aretini: “Bando discriminatorio”
La nota del Movimento 5 Stelle di Arezzo:
Duole ricordarlo ma, in questo caso, vi avevamo pure avvertito.
Il 22 dicembre 2022, con un’interrogazione rivolta all’ assessore alle politiche della casa, avevamo – per tempo – fatto presente che il bando di Edilizia Residenziale Pubblica presentava dei caratteri discriminatori verso certe categorie di utenti.
La risposta dell’assessore fu a nostro avviso approssimativa in quanto sosteneva che il bando era coerente con l’attuale legge regionale toscana e che non era intenzione dell’amministrazione, e non rientrava nelle loro possibilità, revocarlo perché non potevano decidere sui requisiti previsti da una normativa gerarchicamente superiore o interpretarli in senso arbitrario.
Ovviamente quella spiegazione non ci ha mai convinto.
Recentemente l’Associazione degli Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI) ha chiesto al Tribunale di Firenze di accertare e dichiarare il carattere discriminatorio della condotta tenuta dal Comune di Arezzo nell’introduzione per l’assegnazione del punteggio nel bando Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) 2022, delle clausole relative al requisito della pregressa residenza quinquennale e – per i soli stranieri – all’esercizio di una regolare attività di lavoro subordinato o di lavoro autonomo.Così facendo, si vuole ignorare il fatto che la casa costituisce il bene primario più comune e diffuso sul pianeta, oltre che un diritto fondamentale che deve essere garantito, e risponde alla necessità umana più impellente, assieme all’alimentazione. La possibilità di poter beneficiare di un alloggio di proprietà comunale deve essere assicurata quindi a tutti coloro i quali ne hanno effettivo bisogno. E questo diritto deve andare al di là del tempo trascorso da una persona e dalla sua famiglia in un determinato comune. Pertanto il bando ERP, a nostro avviso, risulta in evidente contrasto con le più recenti sentenze della Corte Costituzionale che si è ampiamente pronunciata sul punto, facendo ritirare bandi pubblici ERP uguali o similari.
Insomma, il Comune di Arezzo è stato citato a comparire dinanzi al Tribunale di Firenze.
Rinnoviamo le nostre preoccupazioni e invitiamo assessore e giunta a valutare bene i prossimi passi e a effettuare scelte ponderate a garanzia di tutti i cittadini, al fine di evitare spese legali che ricadrebbero chiaramente su tutta la comunità aretina.