Emergenza-urgenza, Tanti e Vagnoli: “Servono assunzioni immediate”
“Abbiamo incontrato questa mattina (ieri, ndr) il direttore del dipartimento emergenza-urgenza della Asl sud-est Mauro Breggia e il direttore della centrale operativa 118 aretina Simone Nocentini per valutare insieme la situazione legata all’emergenza-urgenza nella provincia di Arezzo e in generale nell’intera area sud-est. E’ stato un colloquio molto fattivo e di grande collaborazione che ci ha permesso di riferire loro che l’oggettiva carenza di risorse economiche e in particolare quella, enorme, relativa al personale sanitario nel suo complesso, ci spinge a mettere al centro del dibattito politico la necessità di un piano assunzionale robusto e immediato che dia respiro a tutto il sistema. E’ un dato oggettivo che negli ultimi quattro anni nell’area sud-est si siano perdute almeno 70 unità di personale sanitario e tanto per fare un esempio nel solo pronto soccorso di Arezzo sarebbero richieste oltre 40 unità di personale e al momento risulterebbero essercene circa 22, situazione analoga anche nella provincia di Arezzo e in tutta la sud-est. E’ urgente e non rinviabile quindi l’assunzione di nuovo personale e al contempo la stabilizzazione di quello già operativo, in perfetta integrazione tra l’emergenza-urgenza, il pronto soccorso e l’intero sistema delle pubbliche assistenze, assolutamente fondamentali per garantire il servizio. Assunzioni di medici, personale infermieristico e OSS, almeno in un numero sufficiente da mettere nelle condizioni il sistema di reggere e che quindi, nella sostanza, supera le decine di unità. Fermo restando la crisi del sistema sanitario toscano – che oggi è una evidenza non più contestabile -, la necessità di investire su questo segmento rappresenta una priorità sulla quale crediamo nessuno possa pensare di scaricare tagli o razionalizzazioni che rischierebbero di non garantire più risposte eque e pronte ai cittadini della sud-est. Abbiamo chiesto inoltre la piena disponibilità al supporto alle pubbliche assistenze considerate ormai strategiche per l’attività di emergenza-urgenza e nei confronti delle quali alcuni passi sono stati fatti ma rimangono ancora insufficienti. Arezzo ha disegnato, negli anni passati, un modello nel sistema dell’emergenza-urgenza che per rimanere riferimento a livello regionale necessita degli accorgimenti di cui sopra. Se gli stati generali straordinari di marzo saranno dedicati al San Donato e a tutto il sistema dell’offerta ospedaliera territoriale, quelli di novembre potrebbero, invece, avere per oggetto proprio il sistema dell’emergenza-urgenza in tutte le sue declinazioni. Su queste richieste ci aspettiamo una pronta risposta anche per non vanificare il concorso già espletato, che se non vedrà un numero di assunzioni garantite nel giro di poche settimane, visto che si è chiuso a dicembre, saremmo costretti a considerarlo come un atto burocratico senza conseguenze utili per il territorio”.