Energie rinnovabili, da Civitella una riflessione sulla proposta di Legge Regionale
Il Comune di Civitella in Val di Chiana si unisce al dibattito regionale sulle energie rinnovabili, affrontando i temi sollevati dalla proposta di legge regionale n. 291, che mira a individuare le aree idonee e non idonee per l’installazione di impianti di produzione da fonti rinnovabili.
La maggioranza consiliare “Solidarietà e Progresso – Alleanza per Civitella” ribadisce l’urgenza della transizione energetica, sottolineando però l’importanza di coniugare gli obiettivi europei di sostenibilità con la salvaguardia del paesaggio e delle produzioni di qualità, elementi distintivi del territorio toscano.
Equilibrio tra sviluppo e tutela del territorio
Il gruppo evidenzia la necessità di privilegiare superfici già edificate, come capannoni industriali e parcheggi, per l’installazione di impianti, evitando il ricorso indiscriminato a nuove installazioni a terra che rischiano di trasformarsi in speculazioni economiche a vantaggio delle grandi società.
Distribuzione equilibrata delle responsabilità regionali
Particolare attenzione viene posta alla distribuzione equa degli obiettivi di produzione energetica tra le province toscane. Attualmente, Arezzo, Siena e Grosseto sono chiamate a farsi carico del 52% della produzione regionale, nonostante siano territori con consumi energetici inferiori rispetto ad altre aree più urbanizzate.
Agrifotovoltaico: integrazione, non sostituzione
Si chiede un uso responsabile dell’agrifotovoltaico, limitandone la potenza a 1 MW e riservandolo agli imprenditori agricoli, singoli o associati, previa approvazione di un programma aziendale pluriennale di miglioramento agricolo e ambientale (PAPMAA). È inoltre fondamentale garantire il rispetto dei requisiti per l’intera durata dell’impianto e prevedere meccanismi di smantellamento in caso di cessazione delle condizioni previste.
Tutela delle aree agricole di pregio
Il gruppo sottolinea l’incompatibilità delle installazioni a terra con le aree agricole destinate a produzioni alimentari di qualità certificata (DOP, IGP, DOC, DOCG, ecc.) e con i terreni interessati da investimenti pubblici strategici, come il distretto irriguo n. 21 che coinvolge la Valdichiana e il Comune di Civitella.
Appello al Consiglio Regionale
Con un invito al dialogo e alla condivisione delle istanze territoriali, il gruppo di maggioranza auspica che la politica regionale sappia trovare un equilibrio tra transizione ecologica e tutela del territorio, valorizzando il patrimonio paesaggistico e agricolo senza comprometterne l’integrità.
Queste riflessioni, si legge nella nota, vogliono contribuire al miglioramento della proposta di legge e garantire un approccio sostenibile e rispettoso degli interessi collettivi.