Evoluzione della Sanità in Casentino, ecco i dati che fotografano la situazione
L’incontro sull’evoluzione della sanità in Casentino svoltosi mercoledì 27 novembre presso la sala del Centro Civico del Corsalone e che ha visto la partecipazione dell’Assessore Regionale Simone Bezzini, coinvolgendo sia cittadini interessati sia operatori sanitari, impegnati quotidianamente presso l’ospedale e le strutture territoriali del territorio, è stata l’occasione, per il PD Coordinamento Zona Casentino e PD Bibbiena, per rendere noti i dati che fotografano la reale situazione.
Un quadro tra luci e ombre: dati e criticità
Durante l’incontro, sono stati presentati numerosi dati che fotografano la situazione attuale della sanità in Casentino. Ecco i principali:
Carenza di personale (dati 2019-2024): mancano 9 medici, 4 infermieri, 3 veterinari, 6 operatori sanitari e 5 tecnici. Tuttavia, sono stati integrati 4 OSS e un dirigente amministrativo. Nei prossimi mesi, si prevede l’arrivo di 5 medici e un tecnico di radiologia.
Incremento degli accessi al Pronto Soccorso: entro fine anno, si stima circa 13.300 accessi, in forte aumento rispetto al 2022 e 2023.
Aumento delle visite specialistiche: +10% rispetto agli anni precedenti, con 11.109 visite, di cui il 76,31% erogate nei tempi previsti. Tuttavia, alcune specialità, come allergologia e dermatologia, risultano in sofferenza.
Miglioramento degli esami diagnostici: +2,4% rispetto agli anni passati, con 8.514 esami effettuati e l’87,26% nei tempi previsti, nonostante criticità in colonscopia, holter e test da sforzo.
Assistenza territoriale e ospedaliera: 808 persone assistite a domicilio e oltre 1.800 ricoveri ordinari o in day-hospital tra Chirurgia e Medicina Interna.
Le cause delle difficoltà
L’Assessore Bezzini ha sottolineato il momento particolarmente critico per la sanità pubblica, legato a fattori strutturali e finanziari:
Invecchiamento della popolazione, che comporta un aumento di patologie croniche e complesse.
Carenza di personale medico, con bandi deserti per specialità come allergologia, dermatologia e fisiatria, particolarmente problematici nelle aree interne.
Incremento della domanda sanitaria, con un aumento esponenziale di visite ed esami.
Aumento dei costi farmaceutici, dovuto all’introduzione di nuovi farmaci per patologie gravi e croniche.
Finanziamenti inadeguati, con la spesa sanitaria procapite italiana che resta tra le più basse in Europa.
Le proposte per affrontare la crisi
Di fronte a questa complessa situazione, l’incontro ha portato alla luce alcune strategie operative:
Appropriatezza delle prestazioni, garantendo cure a chi ne ha reale necessità.
Accompagnamento dei pazienti, evitando duplicazioni e sprechi di tempo prezioso.
Impegno condiviso di tutti gli attori del sistema sanitario, come dimostrato dai professionisti presenti all’incontro.
Investimenti strutturali, come la realizzazione della Casa della Comunità Hub a Bibbiena, i lavori sull’ospedale esistente e l’arrivo di una nuova TAC.
Un confronto costruttivo
L’incontro si è distinto per il tono civile e collaborativo, dove preoccupazione e consapevolezza si sono unite alla volontà di mantenere il Sistema Sanitario Nazionale, che ha garantito a tutti accesso alle cure senza discriminazioni.
È stato ribadito l’impegno per un dialogo costante tra professionisti, cittadini e istituzioni, con l’obiettivo di migliorare i servizi e sperimentare nuove soluzioni, come la telemedicina.