Ex-Sacci: arriva l’ordinanza di bonifica dopo 11 mesi di attesa. L’emissione dell’ordinanza rappresenta un passo fondamentale verso la bonifica dell’area, anche se “resta da comprendere il motivo di un’attesa così prolungata”, commenta il Gruppo Lista di Comunità. Il dibattito sulla ex-Sacci ha spesso assunto connotazioni politiche, distogliendo l’attenzione dall’obiettivo principale: la tutela della salute pubblica e la risoluzione di una questione ambientale aperta da anni
“Dopo mesi di richieste e sollecitazioni, è stata finalmente emessa l’ordinanza per la bonifica dell’area ex-Sacci“, oggetto di un lungo contenzioso e numerose discussioni politiche. Il provvedimento è stato firmato dal sindaco di Bibbiena il 19 febbraio, “con una tempistica – si legge in una nota della minoranza in Consiglio comunale – che coincide curiosamente con l’accesso agli atti richiesto il giorno precedente da Lista di Comunità“.
La vicenda ha origine dalla sentenza del TAR del 22 marzo 2024, che aveva annullato una precedente ordinanza del Comune a causa di un errore formale nella tipologia del provvedimento. Il Tribunale aveva dunque invitato il Sindaco a emetterne una nuova, seguendo la corretta procedura. Tuttavia, per 11 mesi non è stato adottato alcun provvedimento concreto, mentre il dibattito sull’area è rimasto acceso tra dichiarazioni, proposte, mozioni e ipotesi di riqualificazione.
Nel frattempo, Arpat aveva ribadito la necessità di un intervento immediato. Il 30 ottobre 2024, l’agenzia ambientale aveva infatti sollecitato il Comune a procedere con un’ordinanza ai sensi dell’art. 192 c. 3 del D.Lgs 152/2006, per garantire la corretta gestione dei rifiuti presenti nel sito. Una richiesta che riprendeva un parere già espresso il 31 maggio 2023, sottolineando l’urgenza del provvedimento.
Nonostante questo, nel Consiglio Comunale di novembre 2024, il Sindaco aveva dichiarato che “non c’è nessuna evidenza del fatto che lì ci siano fibre di amianto pericolose”. Un’affermazione che sembra in contrasto con quanto riportato da Arpat, alimentando dubbi sulla gestione della questione e sulle motivazioni del lungo ritardo.
L’emissione dell’ordinanza rappresenta un passo fondamentale verso la bonifica dell’area, anche se “resta da comprendere il motivo di un’attesa così prolungata“, commenta il Gruppo Lista di Comunità. Il dibattito sulla ex-Sacci ha spesso assunto connotazioni politiche, distogliendo l’attenzione dall’obiettivo principale: la tutela della salute pubblica e la risoluzione di una questione ambientale aperta da anni.