FdI, Lucacci confermato alla segreteria: “Tutta la Toscana si batta per la stazione a Rigutino”

Candidatura unitaria per il Congresso di Fratelli d’Italia celebrato all’Hotel Etrusco di Arezzo e piena convergenza sul nome del segretario provinciale Francesco Lucacci, confermato con le votazioni, fino alle 20, dei componenti elettivi del direttivo. Ecco l’esito delle votazioni: 1) Ghezzi 2) Carlettini 3) Palazzini 4) Carini 5) Gori 6) Ferretti 7) Coppi 8) Ricci 9) Billi. “Durante il dibattito – spiega il segretario Lucacci – abbiamo espresso una posizione netta affinché tutta la Toscana si batta sulla stazione Medioetruria a Rigutino“. “Creti è una cattedrale nel deserto che non ha nessun senso”. Sulla Provincia, “la Lega deve rivedere la sua posizione perché abbiamo fatto una operazione di recupero di Polcri che tornasse nell’alveo del centrodestra e non si possono più vedere articoli polemici, questo atteggiamento deve finire“.
Per quanto riguarda Cortona, “abbiamo dichiarato – dice Lucacci – di essere pronti a sostenere Luciano Meoni se verranno accettate le nostre condizioni, poste da Fratelli d’Italia, Forza Italia e Noi moderati. Attendiamo risposta. Se sarà negativa, è Meoni che si pone fuori dal centrodestra. Se le nostre richieste vengono accolte sarà sanata la situazione di mancato rispetto di FdI in questi anni, ma pretendiamo dei fatti concreti e non chiacchiere. Ad esempio, visto che è un candidato della Lega, è inutile che faccia la sua lista; seconda cosa, che venga nominato Nicola Carini assessore e vicesindaco”. Il pronunciamento del tavolo tecnico di Roma è centrale nel dibattito del Congresso di FdI all’Hotel Etrusco di Arezzo. E Lucacci rilancia in chiave cortonese: “E’ la terza condizione che poniamo a Meoni, la revisione della posizione di Cortona nei confronti della Stazione AV a Creti. Noi FdI, Forza Italia e Noi moderati, chiediamo che la Lega capisca cosa fare perché Nisini, parlamentare che rappresenta tutto il centrodestra, non può andare al convegno del comitato Sava e poi non fare nulla per impedire che la stazione venga fatta a Creti: la stazione a Creti è una cattedrale nel deserto, del tutto irrealizzabile e in mezzo al nulla. Come FdI, visto che c’era un tavolo tecnico abbiamo mantenuto un profilo basso, ritenendo che i risultati degli studi fossero più che evidenti. Dunque quella di Creti è una scelta politica sbagliata, che ha un costo esorbitante e che per noi è un modo per non fare nulla. Come FdI abbiamo chiesto sempre al congresso che si tenga una riunione della segreteria regionale alla presenza di Bignami, vice ministro alle infrastrutture, per verificare le ulteriori azioni politiche da intraprendere“.

 

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