Femminicidio Arezzo, Donne Dem puntano il dito

La nota stampa della segreteria provinciale Conferenza Donne Dem Arezzo: “Anche ad Arezzo, nonostante i proclami di buona ed efficiente amministrazione, fatti solo e soltanto da chi dovrebbe davvero preoccuparsi di fare politiche rispettose e rispondenti ai bisogni della città, si consumano vite nella solitudine e nell’abbandono. Una donna afflitta da alzheimer è stata uccisa dal marito. Sicuramente un femminicidio che però si è realizzato in un appartamento in completa solitudine. Una storia di disagio sociale di cui l’amministrazione non si è sicuramente presa in carico come invece la situazione avrebbe richiesto. Le donne della conferenza delle democratiche di Arezzo oltre ad essere dispiaciute per l’accaduto sono indignate per come l’amministrazione Ghinelli gestisce, o meglio non gestisce, i servizi sociali e non si preoccupi dell’integrazione con quelli sanitari. In una situazione generale di povertà economica e sociale, le persone e le famiglie sono lasciate da sole e abbandonate a trovare soluzioni ai problemi di conciliazione, di ricerca di servizi e risposte ai tanti bisogni di salute. Questo non sta sempre a significare che le persone sono malate, ma che per evitare di ammalarsi è necessario avere preventivamente servizi adeguati, compresi l’ascolto e la possibilità di condividere con i professionisti i problemi che li affliggono”.

“Chiediamo all’assessora Tanti – prosegue il comunicato – cosa pensa di aver risolto, o dove vuole arrivare e a fare cosa, con la Fondazione, e nel frattempo che fine hanno fatto i servizi comunali?  All’assessora Giovanna Carlettini per le pari opportunità, chiediamo quale è il suo impegno per le politiche di prevenzione e per i servizi di supporto per tutto ciò che riguarda le violenze di genere. A questo proposito il comune non ha il compito, o meglio non solo il compito, di promuovere eventi culturali/ludici nei giorni intorno all’otto marzo o al 25 novembre, ma considerato che il Sindaco è responsabile della salute dei cittadini e delle cittadine residenti nel suo comune deve attivare politiche, mettere risorse e partecipare in ogni modo previsto alla rete provinciale a contrasto della violenza di genere. La conferenza delle donne di Arezzo è impegnata a monitorare il modo in cui il comune porta avanti le politiche per le donne. Ci faremo carico di tenere informata l’intera cittadinanza”.

Nella foto: la palazzina in zona Giotto teatro della tragedia

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