Fondazioni Arezzo, Donati: “Calo liquidità, InTour ingessata. Confusione Guido d’Arezzo”
Scelgo Arezzo è tornato sul tema delle fondazioni tramite una nota del suo capogruppo Marco Donati che ha ricordato innanzitutto l’interrogazione in Consiglio Comunale del 13 giugno sull’inquadramento giuridico degli organismi creati in questi anni, “alla luce anche delle risorse gestite, che continuano a essere ingenti senza che riusciamo a cogliere la portata del loro ritorno. Il sindaco in quella sede ci disse che non avevamo studiato bene e che se lo avessimo fatto avremmo evitato la presentazione di quell’atto. Chi non si applica, a scuola, in genere viene rimandato a settembre ma arrivati a questo punto, quasi 50 giorni e ben oltre il termine entro il quale Ghinelli doveva risponderci, temo che in quel mese, forse, riceveremo la replica del sindaco. Evidentemente ponevamo questioni non proprio banali, di non facile riscontro. Abbiamo invece toccato un nervo scoperto, che tocca per InTour e Guido d’Arezzo il cortocircuito tra presunta natura pubblica ‘di diritto’ e trasparenza ‘di fatto’ nell’allocazione e utilizzo di quanto dispongono. Aspetti per i quali i consiglieri comunali sono costretti a prendere atto solo quando la maggioranza vota una variazione dove gli euro in più per le fondazioni sono insieme a tantissime altre voci di bilancio.
Per la Fondazione Guido d’Arezzo, notiamo poi una certa confusione: è o meno un ente del terzo settore, viste le informazioni contraddittorie riportate nel sito della stessa? La nomina dei membri del cda, usciti dal cilindro nella serata che ha preceduto l’ultimo Consiglio Comunale, magari a seguito di una nostra ulteriore interrogazione dove lamentavamo mancanza di operatività, cos’ha comportato? Nel frattempo, è vero che per lo spettacolo di Luca Barbareschi i biglietti venduti erano stati pochissimi, al di là dell’indisposizione dell’artista? Le spese per la mostra su Giorgio Vasari, infine, sono a oggi circa 600.000 euro. A Cortona per Luca Signorelli l’investimento è stato inferiore, di 500.000, buona parte recuperato con merchandising e biglietteria. Vediamo se sarà così anche ad Arezzo.
Per la Fondazione InTour, il revisore ha invece scritto che il bilancio sta ingessandosi, ‘avendo aumentato considerevolmente l’organico e, di conseguenza, il costo di personale. Aspetto quest’ultimo da attenzionare dal punto di vista finanziario anche negli anni successivi. Un altro rilevante aspetto da segnalare è rappresentato dal calo di liquidità’. È quanto scritto nell’ultima relazione al bilancio e sul quale vale la pena fare una seria riflessione”.