Fratta: cosa resta dell’ospedale della Valdichiana

Ci dovevano essere un reparto di chirurgia generale, uno di ortopedia, uno di medicina, la dialisi, la cardiologia, un servizio pediatrico e per finire un pronto soccorso modernissimo, capace di dare risposte a tutta la Valdichiana. La Fratta avrebbe dovuto essere “un ospedale”, così fu detto al taglio del nastro, “che non solo era il raggruppamento dei servizi, fino a ieri disponibili negli ospedali di Cortona, Castiglion Fiorentino e Foiano, ma in grado di offrire numerosi servizi aggiuntivi e di qualità”.
Che cosa è rimasto di quelle mirabolanti prospettive? Ben poco. E’ vero che la sanità in dieci anni si è trasformata. Tanto per fare un esempio, i 140 posti letto, inizialmente previsti per la Fratta, adesso sarebbero un inutile spreco. Tuttavia nemmeno si poteva pensare che si arrivasse a una situazione come quella attuale.
I tempi cambiano e nell’indifferenza generale è passato di tutto. Se, solo dieci anni fa, fosse accaduto quello che è successo oggi alla sanità in Valdichiana, i sindaci avrebbero subito una contestazione paurosa, sarebbero nati comitati di tutti i tipi e si sarebbero levate le proteste di associazioni e operatori. A onor del vero gli unici che hanno tentato di far sentire la propria voce sono stati i Sindacati, per il resto solo mutismo e rassegnazione. Possiamo girarla come vogliamo, ma rimane innegabile che, all’interno dell’area della Toscana Sud-est, la Valdichiana Aretina è quella che ha subito in questi anni le più pesanti penalizzazioni.
Qual è alla data odierna lo stato dell’arte? Sparite le unità complesse di Chirurgia e Ortopedia, rimasta quella di Medicina, ma con una riduzione dei posti letto. La sala operatoria è sottoutilizzata, mancano gli anestesisti, l’ortopedia si limita a piccoli interventi di traumatologia e questo nonostante fosse stata concordata un’UO di ortopedia, ovviamente mai realizzata. La chirurgia, che avrebbe dovuto operare con interventi programmati e con la chirurgia in day surgery, è rimasta senza primario e, per varie cause, conta un organico di due medici: nonostante il loro impegno che funzionalità potrà mai avere? Il pronto soccorso è solo una struttura di stabilizzazione e smistamento, perché non può essere affrontata nessuna urgenza, viste le difficoltà d’intervento legate all’assenza di anestesisti, radiologi, chirurghi che lavorano in regime di reperibilità. Insomma reparti semivuoti, mancanza d’investimenti, mentre a Nottola di ontepulciano (Valdichiana senese) di soldi ne sono stati spesi parecchi. L’unica cosa che è stata portata a La Fratta, in questo momento di emergenza, è l’oculistica, però non si sa quale sarà il suo destino, una volta che le cose torneranno alla normalità.
In questo depauperamento generale c’è chi però ha visto potenziare le proprie strutture: si tratta della PMA (procreazione medica Assistita). A fronte delle carenze sul personale, registrate nell’ospedale, in questa struttura sono stati dislocati infermieri, segretarie, biologi, psicologi. Niente di male, anzi sarebbe tutto perfetto, se il resto della struttura ospedaliera funzionasse a pieno regime. Perché, la PMA sarà pure importante per l’Azienda Sanitaria, ma alla gente della Valdichiana aretina a che serve? E’ possibile che si concedano spazi, personale, risorse a una struttura di questo tipo e nel frattempo non si diano risposte ai cittadini che abitano nei nostri comuni?
A fronte di tutto questo, è inquietante il silenzio delle istituzioni, l’emergenza del covid-19 avrebbe dovuto essere l’occasione per rivedere parecchie cose per la zonizzazione dei servizi e la medicina territoriale, invece gli ospedali di vallata e il territorio sono rimasti sullo sfondo. In passato i sindaci avrebbero fatto le barricate, oggi si accontentano di promesse, il più delle volte non mantenute.
Non si può andare avanti così. Ci sia almeno una presa di posizione da parte della politica. Se mancasse anche questa, vuol dire che la lontananza dai bisogni della gente è ormai irrimediabile. L’epoca dei giochetti, per non toccare quello o quell’altro interesse, è finita: ci vogliono trasparenza, determinazione e capacità di governo.