Gestione campi sportivi, Donati e Caneschi: “Società vessate dal Comune”

Tanti auguri alla Fortis Arezzo per l’impegno che si è assunta nell’ “adottare” il campo sportivo di Pescaiola intitolato al Dott. Roberto Lorentini accollandosi le spese per € 200.000,00, di cui la maggior parte nei primi 5 anni. Complimenti anche all’Assessore Scapecchi che non ha perso l’occasione di dimostrare nuovamente la scarsa conoscenza del mondo sportivo e delle problematiche legate alle ASD.

Non è certo invitando ad una conferenza stampa varie figure del mondo dello sport che si cancella l’abbandono di questo impianto da parte del suo Assessorato da circa 2 anni.

Magari con un po’ più di umiltà avrebbe potuto fare auto critica di come ha gestito in questi 2 anni la struttura, e non continuare a dire che la manutenzione degli impianti non è di sua competenza, come se l’Assessore Casi non facesse parte della stessa sua Giunta.

Ormai la gestione delle strutture sportive, fin quando ci sarà Scapecchi, sarà quella di monetizzare più possibile senza pensare allo scopo sociale che gli impianti sportivi rivestono nella nostra comunità.

Fare bandi per la gestione è il sistema giusto, ma con fermezza, ci teniamo a ribadire che le strutture dovrebbero essere messe a bando in una condizione igenico-sanitaria e di sicurezza normale e non accollare alle ASD interventi che il Comune, nella sua qualità di proprietario degli impianti, dovrebbe eseguire obbligatoriamente, come, per esempio, la messa a norma e la certificazione degli impianti, le regolarizzazioni catastali o i collaudi delle tribune.

Prolungare la gestione di un impianto ad una società sportiva è corretto, se la società esegue interventi migliorativi, ma tutto non può essere legato al denaro; da sempre Scapecchi mette in risalto le grandi quantità di soldi che è riuscito ad ottenere dalle società a dimostrazione che per lui lo sport non ricopre aspetti sociali ed educativi. Riteniamo molto più giusto che il prolungamento della gestione sia legato a progetti sociali, ad avere persone qualificate che educhino i ragazzi e insegnino sport o alla riduzione di costi per le rette della scuola calcio. Ad oggi un figlio per svolgere un’attività sportiva grava sulla famiglia per circa € 1.200,00 annui pari ad uno stipendio medio, crede che una famiglia possa continuare a far fare sport a due o tre figli se aumenteranno le rette?

Lo sport è da sempre un elemento fondamentale per la vita di una comunità e legarlo soltanto ad un discorso economico porterà nel tempo alla chiusura di realtà sportive che per mantenere la gestione hanno dovuto garantire cifre che nella realtà per una ASD o SSD composta da volontari non sono sostenibili.

Ma poi è giusto accollare a società costituite da volontari certi importi? L’Assessore sa in quale pericolo mette i responsabili di una società dilettantistica?

Caro Assessore Scapecchi per dimostrare la sua scarsa capacità nella gestione degli impianti sportivi e la conoscenza del mondo delle ASD noi non abbiamo bisogno di chiamare in causa persone che purtroppo non ci sono più: sull’impianto sportivo Lorentini le critiche sono arrivate da tutti, perché è stata evidente a tutti la sua assenza e la sua negligenza.

Lo specchio della sua attività politica sono l’impianto di Policiano, per il quale non è stato in grado di trovare una società sportiva per la sua gestione, lasciando questa bellissima struttura nell’abbandono totale, la Maratona dello Stadio Città di Arezzo, una vera e propria discarica a cielo aperto, e per finire i campi sportivi gestiti direttamente dal Comune: Villa Severi e Pratantico sono lasciati in condizioni inaccettabili.

Il tessuto fertile che compongono le società sportive aretine come lei Assessore lo ha definito fortunatamente è in salute ma con il suo modo di operare in poco tempo il terreno sarà molto arido e vedremo ASD chiudere, fondersi, o obbligate a chiedere rette importanti alle famiglie per far giocare i propri figli.

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