Ghinelli a D’Urso: “Voglio i dati”. Beppe Angiolini, Sugar: “Ha ragione Armani, ci vuole più umanità” Video

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Il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli riferisce:

“Sono reduce da una riunione con la Regione: vedute diverse, anche sulla distanza sociale che da 1 metro e 80 in alcune occasioni può ridursi a 1 metro in presenza della mascherina. Farò di tutto per chiarire la situazione entro domani. In vista del monitoraggio continuo del Ministero della salute, che in base ai dati potrà aprire o chiudere i rubinetti, ho chiesto all’Azienda sanitaria locale di produrre i dati che sono essenziali per seguire l’andamento epidemiologico; quanti tamponi vengono fatti, in che data e l’esito. Almeno questo pretendo di conoscerlo. L’ho chiesto per iscritto al direttore generale, in conoscenza anche il presidente Enrico Rossi e i Prefetto. Ho investito della questione il Presidente Enrico Rossi, che ha detto “faccio mia la richiesta di Ghinelli”. Anche l’organo regionale ha capito l’importanza che questi dati hanno per un Sindaco che deve prendere decisioni per i cittadini”.

I dati del giorno:

“In città un nuovo contagiato, totale Arezzo 85. In provincia il dato complessivo è 9, il totale dall’inizio della pandemia è di 595, di cui 6 ricoverati all’ospedale San Donato in terapia intensiva, 36 in malattie infettive e gli altri si trovano presso il proprio domicilio. I quarantenati ad Arezzo sono 168: ai 156 precedenti se ne sommano 16 e ne escono 4, 12 in più, di cui 160 adulti e 8 minori Guariti: 3 in più”.

Oggi giornata particolare, con l’ordinanza di Rossi che consente attività motoria anche lontano dal perimetro della propria abitazione, a piedi o in bici, sempre nel proprio comune. Ricordo che non siamo fuori dal contagio, facciamolo in maniera ragionata. Vi mostro con orgoglio il copri mascherina che mi hanno regalato, quella della S. S. Arezzo”.

Ospite della video conferenza, Beppe Angiolini Sugar.

“Momento non positivo per tutti, rientrato da Parigi sono rimasto 15 giorni isolato. La nostra fortuna, nonostante la chiusura, è la vendita online. L’e commerce è aumentata del 15% e ci ha permesso di fare vendite nel mondo. Anche in Italia c’è un aumento, di circa il 10%. Se dovessimo riaprire e poi richiudere, allora meglio aspettare un giorno in più. Capisco i problemi di tanti commercianti, però non dovremmo riaprire senza accortezze. Come dice Giorgio Armanici vuole un po’ più di umanità“. La moda è veloce, ora ci vuole un riallineamento, rigore e umiltà. Lo Stato deve aiutare chi ha bisogno, dobbiamo riaprire quando saremo sicuri”. 

Ghinelli:

“Concordo, sono molti i sistemi, oltre alla moda, che necessitano di “normalizzazione”, a partire dall’alimentazione”. 

I controlli della Polizia Municipale:

“Controllate 105 persone, 99 autocertificazioni presentate, 2 sanzioni e 25 sanzioni al codice della strada. Al mercato molta gente, ma si è comportata bene. Il drone ha verificato il Mercato, il centro storico, Guido Monaco, la Stazione, Via Raffaello Sanzio, Campo di Marte. 40 i tamponi allo stadio. Verificate code ai supermercati e le periferie: Ruscello, Poggetto, Indicatore, Chiani, Pratantico e San Leo. Tanti a piedi e tanti in bici”.

Il testo della lettera di Ghinelli a D’Urso:

“Mi trovo in estremo imbarazzo perché non ho ancora ricevuto compiutamente i dati in possesso della Azienda USL Toscana sud-est, sebbene abbia scritto oramai innumerevoli volte al riguardo. Registro, anzi, un assordante silenzio che mi indigna profondamente perchè dimostra una mancanza di rispetto sia nei confronti delle funzioni che svolgo come Sindaco, sia nei confronti dei cittadini che rappresento”. Inizia così la lettera che questo pomeriggio il Sindaco Alessandro Ghinelli ha inviato al Direttore Generale della Usl Toscana sud-est e per conoscenza al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e al Prefetto di Arezzo Anna Palombi. Una lettera nella quale il Sindaco ribadisce la assoluta necessità, soprattutto nella delicatissima fase di allentamento del lockdown e al fine di avere un corretto e trasparente dettaglio circa la situazione sanitaria legata all’emergenza Covid, di conoscere con esattezza e quotidianamente il numero delle richieste di tampone con indicazione della data e del soggetto richiedente, la data e le modalità organizzative di esecuzione degli stessi, l’esito dell’analisi con indicazione della data di refertazione. Qualora l’atteggiamento di totale chiusura a queste istanze fin qui riscontrato da parte dell’Azienda dovesse comunque continuare anche dopo quest’ultima richiesta, l’Amministrazione intende inviare un ufficiale della Polizia Municipale presso il dipartimento della Prevenzione del San Donato per la consegna dei dati richiesti e non ancora forniti.

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La foto è stata scattata prima dell’emergenza coronavirus

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