Il Paese non sopporterebbe una crisi di Governo
Lascio per un attimo il mio impegno nella scrittura per fare una breve riflessione politica, molto amara. E’ in atto uno strano e brutto gioco al massacro nei confronti del Governo. Brutto e pericoloso. Certo è un governo non alieno da errori e deficienze, ma che ha saputo, in un momento così difficile, dare al paese una guida responsabile e sicura. A condurre questo gioco sporco sono in tanti e non solo la destra. La tela del ragno si sta tessendo in questi giorni. E non mi riferisco solo a Salvini, Meloni, a giornalisti più o meno autorevoli, di destra e di centro”sinistra”, le televisioni di Cairo, la Confindustria con il suo nuovo presidente, i presidenti di Regione, che giocano a fare i governatori alla maniera americana creando confusione e incertezza nelle regioni da loro amministrate. No, ci sono, anzi, sono la punta di diamante, politici sconfitti, irrilevanti nei sondaggi, che hanno oggi per la sola forza di alcuni numeri in parlamento di far parte della maggioranza. Che stanno, forse per qualche poltrona in più, forse per darsi visibilità e soprattutto, per essere tra i manovratori dei grandi fondi finanziari europei, avvertendo il governo, minacciandone la crisi. Non è la cabina di regia o lo scarso ruolo del parlamento in discussione, sono soltanto alibi. Insomma, non bastava il nemico comune, il virus che ha seminato e continua a seminare morte e dolore, ora c’è quest’altro assedio. Per fortuna c’è la maggioranza degli italiani che sembra respingere questa follia. Spero che Zingaretti, Conte e infine lo stesso presidente Mattarella sappiano respingere questo brutto gioco. Agli avvelenatori dei pozzi vorrei dare un solo consiglio: contate i morti, non i voti. Un paese in queste condizioni, che attende con ansia e speranza non solo il vaccino, ma una ripresa economica e con essa la salvaguardia del lavoro, non potrebbe sopportare una qualsivoglia crisi di governo. Come si fa ad essere così irresponsabili persino a minacciarla soltanto?