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domenica | 09-03-2025

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Le Donne del “mentre”. Mentre si fa una cosa se ne pensano ed organizzano tante altre. A che punto siamo con la parità di genere? Nella Giornata Internazionale per i diritti delle Donne, ospitiamo la riflessione della Conferenza provinciale Donne Democratiche di Arezzo

“Le tante lotte che negli anni noi donne abbiamo portato avanti hanno introdotto molti cambiamenti positivi sul piano culturale, sociale, lavorativo e di partecipazione alla vita amministrativa e politica.

Ma la parità di genere, cioè una equa suddivisione come ad es dei compiti genitoriali, del lavoro domestico indica ancora che c’è maggior carico sulle spalle delle donne, anche se va sottolineato che tra le giovani generazioni si registrano cambiamenti significativi.

Studi statistici rilevano infatti che ancor oggi le donne con figli piccoli e che lavorano a tempo pieno dedicano al lavoro remunerato (fuori casa) e quello non remunerato (dentro casa) in media 11 ore alla settimana in più dei loro partner. Ed al tempo stesso, dedicano al tempo libero ed allo svago 10 ore in meno dei loro partener.

C’è inoltre una attività domestica che non compare mai nelle varie rilevazioni statistiche sull’uso del tempo, cioè l’attività “gestione della casa”: decidere cosa comprare (cibo ed abbigliamento), cosa cucinare, organizzare le attività dei figli (compiti di scuola, visite mediche) e la loro socialità, gestire la baby sitter , organizzare le attività di svago e tempo libero per i figli, cioè lo sforzo necessario per organizzare casa e famiglia, sono nella quasi totalità sulle spalle delle donne.

Cercare di soddisfare i bisogni richiede attenzione, impegno e tante risorse mentali: noi donne siamo “le donne del mentre” cioè mentre facciamo una cosa ne programmiamo altre, perché sono tante le cose da tenere insieme. Una fatica grande che però porta con sé anche la capacità di vivere ed organizzare la complessità, fattore che se compreso e valorizzato, sarebbe un valore aggiunto anche in ambito lavorativo.

Una comunità politica, sociale, economica capace di alzare lo sguardo sul presente, incontrerebbe questa competenza e ricchezza del mondo femminile e ne guadagnerebbe molto sul piano del “benessere culturale, sociale ed economico”.

Ed allora citando una bella canzone di Angelo Bertoli: “affronterò la vita a muso duro con un piede nel passato e lo sguardo dritto ed aperto nel futuro”.

Buon 8 marzo a tutte e tutti”.

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