Lega, Vecchi e Agnelli: “Partito forte, iscritti in entrata”. Per gli autosospesi “è tutto il contrario”

In risposta alle dichiarazioni del segretario provinciale della Lega Gianfranco Vecchi e del resp. degli Enti Locali Mario Agnelli, “siamo a precisare – si legge in una nota diffusa dai militanti leghisti autosospesisi dal partito – che le dimissioni dal partito dell’intero gruppo era già stato formalizzato ufficialmente dagli ex militanti Lega del Valdarno per mezzo di una PEC solo qualche ora dopo quella del gruppo di Arezzo a seguito della raccolta di tutte le firme richieste dal responsabile del tesseramento regionale. Ma come già avvenuto dal primo giorno del suo mandato, il segretario ha dimostrato ancora una volta, non solo di non possedere la dote della tempestività di risposta ma soprattutto di rispondere solo dopo aver ricevuto ordini superiori su come e quando inviare comunicati.

Episodi che non dovrebbero essere nelle corde di un segretario che ha il compito, se non l’obbligo di confrontarsi sempre con il proprio consiglio direttivo “eletto” invece di comportarsi come un commissario che autonomamente può prendere qualsiasi decisione. Probabilmente perché il “commissario” è di moda nel partito che negli ultimi mesi in diverse province della Toscana, ha proceduto con estrema facilità a diverse sospensioni o espulsioni di segretari e militanti per motivi del tutto incomprensibili dai veri militanti del partito.

Militanti, perché i veri militanti sono coloro che si battono per i territori, ascoltando la parola dei cittadini e portando la stessa nelle stanze dei palazzi, che si prodigano e si organizzano, autofinanziandosi le spese in occasione delle campagne elettorali, della raccolta firme referendarie, delle campagne di tesseramento nelle piazze sotto i gazebo a volte sfidando situazioni climatiche critiche non proprio ideali, con estrema passione e dedizione.

Oggi si parla di nuove entrate a rafforzare o a compensare coloro che hanno scelto di abbandonare il partito con una superficialità e la freddezza che non appartiene assolutamente ai valori del partito e del vessillo della Lega che tanto abbiamo sostenuto; chi se ne frega se vanno via 10, 12 o 20 militanti tanto se ne fanno degli altri. Chi se ne frega di perdere un centinaio di tessere di sostenitori abbandonati e non più coinvolti e motivati dalle sezioni territoriali. Noi al contrario diciamo che è una vera e propria sconfitta che porta solo ad un fenomeno. In una sola parola ESTINZIONE.

La prova? Anche oggi altri 4 militanti del Valdarno hanno ufficialmente rassegnato le dimissioni dal partito che in una sola settimana e solo nella nostra area territoriale ha perso ben 16 componenti; e non saranno gli ultimi allargando ulteriormente l’emorragia in corso

Poi le dichiarazioni sulla consigliera provinciale Cinzia Santoni e l’imminente espulsione dal partito.

Sappiamo tutti le dinamiche dei mesi scorsi in consiglio provinciale e la decisione, con forte senso del dovere di Cinzia, di autosospendersi dl partito per coerenza alla linea del Centrodx unito.

Da quasi quattro mesi un consiglio direttivo provinciale approva per maggioranza di procedere all’espulsione dal partito, ma ad oggi nessuna comunicazione ufficiale è mai arrivata alla consigliera provinciale quando normalmente le espulsioni di altri militanti sono state ufficializzate nell’arco di una mesata; vedi il caso Fabio Foschi e la sua espulsione dalla sezione del Valdarno. Che fondamento hanno le dichiarazioni di Vecchi che oggi pubblica “sarebbero arrivate”, siamo forse davanti ad una sfera di cristallo al banchetto di una chiromante?

La verità è che il partito in provincia di Arezzo, ma diciamo anche in diverse province della Toscana non è affatto “forte e in salute” come viene pubblicato, ma in forte discesa e pieno di criticità dettate dai personalismi che non sono in linea con le parole del Segretario Federale Matteo Salvini che proprio oggi in occasione del congresso regionale ha espresso queste parole “Ho sentito toni un po’ forti prima di me, non mi piace mai quando si mette un pezzo di Lega contro un pezzo di Lega. L’avversario non è mai in una sezione della Lega, abbiamo già abbastanza avversari fuori, senza perdere tempo a trovarcene dentro”.

Nella foto: il segretario provinciale della Lega Gianfranco Vecchi

 

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