L’imposta di soggiorno di Poppi è incongruente al regolamento comunale
La denuncia arriva da Poppi nel Cuore che evidenzia criticità nella modalità e nella tariffa deliberata dalla giunta. L’invito al Comune di Poppi è a farsi promotore di un percorso sinergico nell’Ambito Turistico del Casentino
POPPI (AR) – La nuova imposta di soggiorno deliberata dal Comune di Poppi è penalizzante per il turismo e per le attività ricettive, oltre a non essere conforme a quanto previsto dal regolamento comunale in materia. La presa di posizione è del gruppo d’opposizione Poppi nel Cuore che, oltre a criticare modalità e tariffe della tassa, avanza la necessità di attivare un maggior coordinamento tra i Comuni dell’Ambito Turistico del Casentino per attuare sinergie finalizzate alla valorizzazione della vallata nel suo insieme e allo sviluppo dell’accoglienza per dar seguito ai trend di crescita degli ultimi anni. Nel solo 2023, infatti, i turisti che hanno pernottato almeno una notte in esercizi ricettivi di Poppi sono stati 87.464 (di cui 29.044 stranieri), con un deciso aumento rispetto ai 54.602 del 2014 (di cui 18.151 stranieri).
Il primo elemento evidenziato da Poppi nel Cuore è l’incongruenza nell’attuazione della tassa di soggiorno. La delibera della giunta comunale stabilisce che la tariffa unica dell’imposta di soggiorno è “pari a € 2,00 al giorno per persona per i primi sette giorni di pernottamenti consecutivi”, contravvenendo quanto previsto dal regolamento approvato nel 2017. Questo documento, concordato con le categorie economiche, determinava infatti un’imposta da applicarsi fino a un massimo di quattro pernottamenti consecutivi e da calcolare in modo graduato in relazione al valore economico del soggiorno, con distinzioni tra strutture ricettive quali campeggi, agriturismi e alberghi. L’attuale amministrazione, invece, ha fissato una tassa unica senza distinzione nella tipologia di alloggio e ha allungato il pagamento di tre notti. «Il regolamento – spiega Carlo Toni, capogruppo di Poppi nel Cuore, – fa esplicito riferimento alla costituzione di un tavolo tecnico per favorire condivisione e omogeneità nelle scelte, ma anche questo punto è stato disatteso. Invitiamo il sindaco e la giunta, insieme agli uffici di riferimento, a rivolgere una maggiore attenzione nell’approvazione degli atti amministrativi e a regolarizzare la delibera per adeguare i contenuti a quanto previsto dal regolamento. Se l’amministrazione ritiene legittimamente superato il regolamento, invece, sarebbe corretto presentare un nuovo regolamento in consiglio comunale e solo successivamente procedere alla delibera».
Un’ulteriore richiesta di Poppi nel Cuore al sindaco e alla giunta è a rendere immediatamente pubblica e trasparente la destinazione dell’imposta di soggiorno. La legislazione nazionale prevede che “il gettito sia destinato a finanziare interventi in materia di turismo, manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali locali e dei relativi servizi pubblici locali” e lo stesso regolamento comunale richiede che questo introito venga destinato prioritariamente a promuovere il sistema turistico locale mediante la realizzazione di progetti ispirati a macro-obiettivi quali la promozione nazionale e internazionale della destinazione “Poppi”, il sostegno delle strutture ricettive per il miglioramento dei servizi offerti, l’organizzazione di eventi o gli interventi di manutenzione di strutture e infrastrutture con precedenza a quelle di maggiore attrazione turistica. La delibera, invece, omette questa importante voce che denoterebbe anche gli orizzonti operativi e strategici dell’amministrazione in riferimento al settore turistico. L’ultimo invito alla giunta di Poppi in qualità di capofila dell’Ambito Turistico del Casentino è a farsi promotrice di un percorso di coordinamento tra i diversi Comuni della vallata. In quest’ottica, uniformare la tassa di soggiorno potrebbe essere il primo passo di un percorso sinergico per attivare una promozione congiunta, migliorare i servizi e mettere in rete le eccellenze culturali, archeologiche e paesaggistiche dell’intero territorio. «Per una materia dai risvolti così importanti per lo sviluppo e la crescita di questa comunità come la tassa di soggiorno – ricorda Toni, – sarebbe stato auspicabile procedere con maggiore unitarietà tra Comuni e portatori di interessi».