Mattesini, Agnolucci e Vaccari: “Subito una sede che consenta la piena riattivazione dell’hospice”

Il metodo: “attivare tutti i percorsi istituzionali di confronto, sostegno ed accordo con la ASL e con la Regione Toscana”. Gli obiettivi: “trovare immediatamente un’ idonea sede provvisoria che garantisca, fin da subito, la riattivazione completa di tutti i servizi svolti dall’hospice nel periodo pre-covid; individuare, anche con il coinvolgimento dei cittadini e delle varie associazioni (Calcit in primis),  la sede definitiva e pubblica dell’hospice nell’area del Pionta”.

I consiglieri comunali Angiolo Agnolucci, Donella Mattesini e Valentina Vaccari hanno depositato un atto d’indirizzo sull’hospice. Ricordano che nel marzo 2020, in piena crisi pandemica, l’hospice venne trasferito dalla sua storica palazzina e che, complessivamente, è giunto al suo terzo trasloco in 1 anno con l’approdo alla clinica San Giuseppe.

“E urgente che la città abbia una sede definitiva e pubblica per l’hospice. Un servizio di qualità in grado di garantire, sia dal punto di vista medico che sociale, la presa in carico della persona ammalata in una fase di progressiva ed irreversibile patologia. E, quando questo non sia più possibile, garantire il servizio di assistenza presso il proprio domicilio e sostenere la situazione dal punto di vista clinico e psicologico”.

Agnolucci, Mattesini e Vaccari ricordano che dal 2018 al 2020 sono state circa 250 le famiglie  che hanno usufruito del servizio hospice; all’interno di esso  operavano 7 infermieri, 6 OSS, 1 medico ed i volontari dell’AVAD e del CALCIT. “Il periodo di lunga incertezza rischia di disperdere  anche l’utilizzo dell’alta qualità professionale dei dipendenti debitamente formati per tale servizio, dipendenti che oggi sono collocati in vari reparti dell’ospedale”.

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