Medioetruria: Nisini al centro delle critiche per il mancato impegno sulla stazione AV e sulla E78
L’onorevole Tiziana Nisini (Lega) torna al centro del dibattito politico dopo le dichiarazioni rilasciate a La Nazione, in cui ha affermato: “Se l’Umbria vuole si riapre tutto”, in riferimento alla collocazione della stazione Medioetruria. Una frase che ha scatenato reazioni forti, in quanto è parsa tendente a demandare ad altri, in questo caso alle Regioni Toscana ed Umbria, ogni decisione in merito. Nisini si è espressa anche sulla E78, per la quale mancherebbero risorse, definendola un'”opera strategica per il territorio, dialogheremo col ministro“.
Il Gruppo consiliare del Partito Democratico di Arezzo non risparmia critiche: “La deputata, eletta nel collegio di Arezzo, continua a dimostrare disinteresse per le necessità del territorio, delegando ogni responsabilità alle Regioni Toscana e Umbria”.
Il Pd ricorda che la Lega, partito della Nisini, aveva sostenuto la localizzazione della stazione a Creti, una scelta considerata penalizzante per Arezzo. Inoltre, accusa il governo di aver dirottato 300 milioni di euro destinati alla E78, un’infrastruttura strategica per l’intera area, verso il progetto del ponte sullo Stretto di Messina. “È tempo che la deputata si assuma le proprie responsabilità e agisca concretamente per tutelare gli interessi di Arezzo e della sua provincia”, ha ribadito il Pd.
Anche Azione ha puntato il dito contro l’onorevole Nisini, sottolineando intanto la sua assenza durante il Consiglio congiunto, a cui hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni regionali e del tessuto economico e sociale di Arezzo. La segretaria provinciale, Lucia Cherici, ha dichiarato: “Arezzo ha bisogno di treni veloci, moderni e puntuali per garantire servizi agli utenti, valorizzare il territorio e sostenerne lo sviluppo economico e turistico. Ma mentre il territorio si mobilita, l’assenza della deputata è un segnale di totale disinteresse.”
Cherici ha inoltre avanzato la proposta di un tavolo tecnico-politico interregionale per definire la collocazione ottimale della stazione AV, basandosi su criteri di sostenibilità ambientale e valorizzazione economica, senza perdere di vista il potenziale accesso ai fondi europei come il Ferrobonus.
Sia il Pd che Azione concordano inoltre sull’importanza strategica della E78 per il territorio. La mancata realizzazione di quest’opera “è un esempio di come la Lega e l’amministrazione di centrodestra non siano in grado di incidere nella pianificazione infrastrutturale, nemmeno attraverso i propri rappresentanti in Parlamento”.
Il caso della stazione Medioetruria e la questione della E78 mettono in evidenza la necessità di un cambio di rotta: “Il territorio ha bisogno di rappresentanti che antepongano il bene comune agli equilibri di partito”, ribadisce il Pd. Azione rincara la dose: “L’amministrazione attuale non è in grado di influire sul futuro di Arezzo. È tempo di superare i limiti di chi oggi governa la nostra città e provincia.”
La sfida per il futuro del territorio resta aperta, con la politica chiamata a rispondere in maniera concreta alle esigenze dei cittadini, promuovendo progetti che possano realmente valorizzare Arezzo e garantire sviluppo e modernità.