Montevarchi, non si placa il dibattito sulla gestione scolastica. L’opposizione chiede le dimissioni dell’assessore

A Montevarchi, la gestione dei servizi scolastici continua ad essere al centro di accese polemiche. Recentemente, l’amministrazione comunale è stata criticata per aver somministrato pane e olio come pasto alternativo agli studenti le cui famiglie erano in ritardo con i pagamenti della mensa scolastica. Questa pratica, già adottata in passato, è stata definita discriminatoria e lesiva della dignità dei bambini, suscitando proteste da parte delle famiglie e delle forze politiche di opposizione. Successivamente, l’opposizione ha presentato un’interrogazione in Consiglio Comunale, chiedendo chiarimenti sui criteri con cui vengono assegnati i servizi di trasporto gratuito per le scuole e denunciando presunte disparità nell’accesso a questi servizi. A replicare, per conto dell’Amministrazione guidata da Silvia Chiassai Martini, era stata l’assessore all’istruzione Sandra Nocentini, che ha respinto categoricamente le accuse, definendole false e strumentali:
“È una bufala! Non sanno di cosa parlano. Sono sconcertata dalla bassezza a cui è scesa la minoranza, che per ottenere visibilità arriva a inventare falsità strumentalizzando le scuole”, ha dichiarato Nocentini.
L’assessore ha precisato che non si è verificata alcuna situazione di mancato trasporto per una classe diretta alla biblioteca a causa dell’esaurimento fondi e ha accusato l’opposizione di alimentare allarmismi senza verificare le informazioni.
In questo contesto, Fabio Camiciottoli, capogruppo del Gruppo consiliare di opposizione Avanti Montevarchi – Europa Verde, torna ad esprimere una posizione critica nei confronti dell’assessora all’istruzione Sandra Nocentini, chiedendone le dimissioni. Camiciottoli sottolinea che la richiesta di un passo indietro da parte dell’assessora “non è basata su questioni personali, ma su valutazioni politiche riguardanti la gestione dei servizi scolastici“. Ha evidenziato come l’operato dell’assessora sia stato caratterizzato da “mancanza di programmazione e trasparenza“, citando episodi come l’attivazione tardiva dei servizi estivi e doposcuola, lo spostamento del mercato settimanale e l’organizzazione dell’ultima festa del perdono. Inoltre, ha criticato l’assenza di una visione strategica per il centro storico e la promozione del territorio, con iniziative sporadiche che non affrontano le reali questioni politiche e comportano un dispendio economico. Camiciottoli ha ribadito che “la richiesta di dimissioni dell’assessora è legittima e rientra nelle prerogative delle forze politiche di opposizione“, sottolineando l’importanza della democrazia e del confronto politico.
Montevarchi, non solo pane e olio: ora si accende la polemica sul trasporto scolastico